KIEV – Il premier britannico Keir Starmer e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky hanno sottoscritto formalmente un patto bilaterale strategico, denominato “partnership dei 100 anni”, a conferma del sostegno politico, militare ed economico di Londra a Kiev sullo sfondo della guerra con la Russia.

“Non vi abbandoneremo mai”, ha ribadito a margine della firma il premier laburista, alla sua prima missione da capo del governo in Ucraina, dopo le numerose visite dei suoi predecessori conservatori dall’inizio del conflitto, e in particolare di Boris Johnson, considerato da Zelensky “un amico” e sostenitore della linea dura con Mosca.

“Non si tratta solo del presente, ma anche di un investimento nei nostri due Paesi per il prossimo secolo”, ha detto durante il viaggio verso la città ucraina il Primo ministro, per il quale “l’ambizione del presidente russo Vladimir Putin di strappare l’Ucraina ai suoi partner più stretti è stata un monumentale fallimento strategico”. “Invece, siamo più vicini che mai e questa partnership porterà questa amicizia al livello successivo”.

Il Regno Unito è uno dei maggiori sostenitori militari dell’Ucraina: ha promesso 12,8 miliardi di sterline in aiuti militari e civili all’Ucraina dopo l’invasione della Russia tre anni fa, e ha addestrato più di 50.000 soldati ucraini sul suolo britannico. Starmer dovrebbe annunciare altri 40 milioni di sterline per la ripresa economica dell’Ucraina nel dopoguerra.

L’accordo impegna le due parti a cooperare sulla difesa – in particolare sulla sicurezza marittima contro l’attività russa nel Mar Baltico, nel Mar Nero e nel Mar d’Azov – e su progetti tecnologici tra cui i droni. Include anche un sistema per aiutare a rintracciare il grano ucraino sottratto dalla Russia.

Quasi contemporaneamente alla missione di Starmer, anche il ministro italiano della Difesa, Guido Crosetto, si è recato a Kiev. “Questo è il momento per aumentare gli aiuti, il momento più importante degli ultimi tre anni – ha detto Crosetto nel suo incontro con Volodymyr Zelensky –. Sono venuto per parlare dell’undicesimo pacchetto; il decimo è stato già fatto”. “Tornerò con dei compiti da portare avanti - ha aggiunto -. Penso sia importante supportare lei, il suo governo e il popolo ucraino in questa battaglia che non è solo per l’Ucraina, ma per la libertà, per il diritto internazionale e per ognuno di noi”.