ROMA - Il 2024 sarà ricordato come l’anno nero di Stellantis.
I dati della produzione in Italia si chiudono negativamente dopo due anni di crescita, segnando un forte dato negativo rispetto all’anno precedente, con una quantità tra autovetture e furgoni commerciali pari a 475.090 unità (-36,8%) contro le 751.384 del 2024.
Per la prima volta tutti gli stabilimenti sono in negativo, con gli autoveicoli (i mezzi dei privati) che rilevano perdite maggiori rispetto ai veicoli commerciali (tir, furgoni e mezzi di lavoro).
Soprattutto le automobili registrano un -45,7%, con solo 283.090 unità prodotte. Per trovare un dato così basso bisogna spostare le lancette nel 1956.
I dati sono stati presentati in un report della Fim-Cisl presentato in conferenza stampa dal segretario generale Ferdinando Uliano.
I veicoli commerciali, con 192.000 unità (-16,6%), hanno avuto una flessione più contenuta in termini percentuali, anche se in termini di volumi l’impatto è consistente e pari a oltre 38.000 unità.
La riduzione della produzione è stato un continuo peggioramento dall’inizio del 2024, segnando cali produttivi nelle auto dal 21% al 70% nei mesi peggiori.
In particolare, nel 2024, lo stabilimento di Melfi (Potenza) ha registrat,o rispetto all’anno precedente un dato produttivo fortemente negativo, sia in termini percentuali, con un -63,5%, sia in termini di volumi, per oltre 108 mila unità, attestandosi come quello che perde la maggior quantità di auto in termini assoluti, secondo il report.
Il sindacato ha spiegato che il venir meno di quote rilevanti di produzione - solo sei anni fa, nel 2018, l’impianto aveva 7.400 occupati con 339.865 auto prodotte - ha comportato anche, ovviamente, ricadute negative in termini occupazionali.
Gli esuberi sono stati affrontati con vari strumenti alternativi ai licenziamenti, come le incentivazioni all’uscita su base esclusivamente volontaria, che dal 2021 a oggi ha coinvolto quasi duemila lavoratori.
Dopo la pubblicazione dei dati, a Piazza Affari i titoli di Stellantis sono crollati del 3,1%.