Bella, colta, raffinata. Una vera regina, capace di conquistare il rispetto dei potenti e arrivare al cuore del popolo”. Chiara Pasqualetti Johnson descrive così, nell’incipit della sua nuova nuova biografia di personaggi femminili, Jacqueline Kennedy Onassis, l’indimenticabile first lady americana, che cinque anni dopo la morte di suo marito, il presidente americano John Fitzgerald Kennedy, assassinato a Dallas nel 1963, sposò l’armatore greco Aristotele Onassis.
“Jackie. La vita e lo stile di Jacqueline Kennedy Onassis” è una biografia che arriva a trent’anni dalla sua scomparsa. Un ritratto che intreccia parole e splendide immagini per fa emergere la natura unica di una donna che ha saputo imporsi per la forte personalità e l’eleganza raffinata. Il libro traccia il ritratto di una ragazza americana di una bellezza non convenzionale, curiosa, educata secondo i principi del tempo (“una grande donna a fianco di un grande uomo”), doti d’intraprendenza, volontà e determinazione.
Una donna dotata di un’eleganza naturale e curata, costruita con piccoli particolari che subito diventano i suoi tratti distintivi. Il volume ne percorre la vita in senso cronologico, dalla formazione giovanile sotto la guida dell’ambiziosa madre all’incontro con un giovane politico in ascesa, John Fitzgerald Kennedy-JFK (sotto la guida di un ambizioso suocero), ai fatti tragici dell’omicidio di Dallas, alla sua seconda vita a fianco di Onassis, sino agli ultimi anni e all’amore per il mercante di diamanti Maurice Templesman.
Continuò ad essere oggetto delle attenzioni dei media, come per la nota vicenda con il paparazzo Ron Galella, che la inseguì continuamente, nella sua vita privata, per immortalarla in scatti fotografici. Jacqueline denunciò Galella e, dopo il processo, il paparazzo fu obbligato a mantenere una distanza di 15 metri da lei.Nata e vissuta in un’epoca patriarcale, seguendo una profetica frase pronunciata da ragazzina (“non sarò mai una semplice casalinga”), Jackie, che prima di sposare JFK era già una fotoreporter per il Washington Times-Herald, è rimasta fedele alla promessa ed è diventata co-protagonista degli uomini forti e potenti a cui si è affiancata per amore (intenso, sempre).
“Eppure, nessuno di loro - commenta l’autrice - l’ha mai messa in ombra. A essere passata alla storia è soprattutto lei, con la sua personalità e il suo stile inconfondibile”. Idee chiare e progressiste, che anticipavano le conquiste femminili e sociali dei decenni successivi, Jackie era volitiva. “Non aveva certo la bellezza sensazionale della sua rivale Marilyn Monroe, eppure l’indimenticabile stile Jackie ha acceso, anzi infiammato, le tendenze della moda. Ogni elemento del suo guardaroba rappresenta un classico senza tempo”.
Il libro offre qualcosa di più di una biografia: è “Un rimando continuo tra parole e immagini - afferma l’autrice - che permette di soddisfare la curiosità di vedere come fosse l’abito che viene descritto nella pagina accanto, o che aspetto avessero le persone di cui si parla in quel capitolo”.
L’autrice ha attinto alla sua formazione giornalistica per dare forma a un libro che non scade mai nel gossip, ma che ha nella ricerca storica e iconografica il suo fondamento. Sono stati necessari due anni per la stesura del volume: in questo tempo l’autrice ha analizzato quasi tutto ciò che di Jackie era stato pubblicato.