SYDNEY - Massacro sulla spiaggia più iconica d’Australia. Alle 18,40 di oggi la polizia di Bondi ha risposto alle prime segnalazioni di una sparatoria in corso, poi i primi filmati con due persone che sparavano da un ponte che porta sulla spiaggia. Nei video si sentono decine di colpi, poi ancora immagini di centinaia di persone in fuga dalla spiaggia sotto tiro. Si vedono diverse persone a terra, coperte di sangue: alcune - immobili - al di fuori di una vettura bianca, altre intorno a tavolini da camping.
Ancora video che arrivano sugli schermi televisivi mentre le notizie cominciano ad arrivare fitte su una strage nel giorno della festa ebraica dell’Hanukka. Il bilancio in un primo momento è di tre morti e una dozzina di feriti, ma i primi testimoni, ancora sotto shock, raccontano di un numero sicuramente maggiore di vittime e alle 20,40 arriva il primo comunicato ufficiale della polizia: almeno dieci morti confermati, 18 persone in diversi ospedali, tra cui almeno un bambino. Uno degli attentatori sarebbe stato ucciso dalla polizia, l’altro sarebbe gravemente ferito. Un’ ora più tardi, il premier del New South Wales, Chris Minns, in conferenza stampa conferma che il numero delle vittime accertate sale a 12.
Fra le vittime, sembra, anche due poliziotti. Immediato il messaggio di cordoglio per le vittime del primo ministro Anthony Albanese e altrettanto immediate le condanne, anche da Israele per un attentato che era in preventivo, ma l’allarme non è stato mai preso seriamente in considerazione.
Le operazioni della polizia ovviamente continueranno per tutta la notte, mentre le ambulanze continuano a trasportare feriti nei vari ospedali. Una tragedia di incredibili dimensioni che ha lasciato l’intero Paese sotto shock.
In un altro filmato, anche un atto di autentico eroismo: si vede un uomo che riesce a disarmare uno dei killer. Approfittando di un momento di distrazione dell’attentatore, lo prende alle spalle e lo disarma. Decide poi di non colpirlo in alcun modo, e lascia che si allontani, mentre appoggia a un albero il fucile utilizzato dall'attentatore. L’attentatore si sposta a quel punto sul ponte, dove si trova il suo complice; lì verrà poi raggiunto dagli spari delle forze dell'ordine.
Il premier del NSW, Chris Minns, ha definito le immagini provenienti da Bondi “profondamente angoscianti”, mentre il primo ministro Anthony Albanese ha parlato poco fa durante una conferenza stampa definendo le scene dell’attacco “scioccanti e dolorose” e chiarendo che la sparatoria a Bondi Beach rappresenta un attacco mirato contro gli australiani, avvenuto in un giorno che avrebbe dovuto essere un “giorno di gioia”.
“Un atto di malvagio antisemitismo, terrorismo che ha colpito il cuore della nostra nazione”, ha aggiunto. E, mentre Albanese ha affermato che non c’è posto per questo “atto vile di violenza e odio”, proseguono le indagini anche per verificare la possibilità che ci fosse un terzo attentatore coinvolto.