Che ruolo giocano la traduzione e la migrazione in un mondo in cui le differenze linguistiche e culturali sembrano spesso allontanare le persone, anziché avvicinarle? In un’epoca segnata da crisi globali, migrazioni di massa e società sempre più multiculturali, questa domanda diventa urgente.
A questi temi è dedicato il simposio “Translation and Migration”, organizzato da Co.As.It. di Melbourne in collaborazione con la Scuola di Lingue, Letterature, Culture e Linguistica della Monash University, un evento che offrirà risposte articolate e riflessioni profonde su come traduzione e migrazione possano diventare strumenti di connessione e trasformazione.
“Traduzione e migrazione non sono solo processi, ma strumenti potenti che trasformano le distanze in opportunità di incontro, creando spazi in cui identità e culture possono dialogare”, ha commentato Brigid Maher de La Trobe University, una delle organizzatrici dell’evento, nonché curatrice – insieme a Loredana Polezzi e Rita Wilson - del libro The Routledge Handbook of Translation and Migration che verrà presentato proprio in questa occasione, nella giornata di domani, 26 novembre. Un’opera che esplora il rapporto tra movimento umano e linguistico, offrendo strumenti e riflessioni per comprendere come la migrazione e la traduzione si influenzino a vicenda, trasformando culture, identità e narrazioni.
Il simposio, della durata di un giorno, vedrà la partecipazione di numerosi accademici italiani e australiani, tra cui, oltre alle già citate Rita Wilson, Brigid Maher e Loredana Polezzi, anche Maria Pallotta-Chiarolli, Margherita Angelucci, Luci Callipari-Marcuzzo, il prof. Fred Gardaphé del John D. Calandra Italian American Institute, Queens College, CUNY City University of New York, e la dott.ssa Eliana Maestri dell’Università di Exeter (Regno Unito), che hanno anche partecipato ai convegni della serie “Diaspore italiane”.
Tra i punti centrali dell’appuntamento, spicca il ruolo della comunicazione multiculturale in contesti di emergenza e crisi. “Quando le parole giuste non raggiungono tutti, soprattutto nei momenti di maggiore vulnerabilità, cosa si rischia di perdere? Pandemie, conflitti e catastrofi naturali hanno messo in evidenza l’importanza di garantire che ogni persona, indipendentemente dalla lingua parlata, possa accedere a informazioni cruciali”, puntualizza Maher, sottolineando l’importanza della traduzione che, in questi contesti, diventa una questione di sopravvivenza e dignità.
Un altro interrogativo cruciale che verrà discusso al simposio di domani, 26 novembre, riguarda la capacità della traduzione di promuovere la coesione sociale, con la lingua che può trasformarsi in un potente strumento in grado di abbattere barriere culturali e favorire l’integrazione.
Non meno importante sarà l’approfondimento delle pratiche creative, con uno sguardo a come l’arte e la letteratura, quando attraversano lingue e culture, possano ispirare e innovare. “La traduzione non solo trasporta significati, ma spesso li reinventa, aprendo nuove strade per la narrazione e l’espressione artistica”, ha commentato l’organizzatrice.
I temi verranno affrontati in modo ampio e generale, non limitandosi alla questione della comunità e della diaspora italiana, quanto avvalendosi di quest’ultima come punto di riferimento e di spunto per un dialogo più approfondito, che cercherà di indagare il ruolo della traduzione nell’interpretariato, nell’includere e nel proteggere i diritti dei migranti, specie di quelle popolazioni più sensibili, che non possiedono, ad esempio, una Tv o non ascoltano la radio in una lingua che non è quella di riferimento.
Come anticipato, il simposio si concluderà con la presentazione del libro The Routledge Handbook of Translation and Migration che, attraverso oltre una trentina di contributi, “esplora le pratiche e gli atteggiamenti che avvolgono i temi della migrazione e la traduzione, con l’obiettivo di ridefinire questi due termini alla luce delle loro intersezioni e connessioni”.
Per maggiori informazioni e per prenotare la propria partecipazione all’evento – offerto gratuitamente alla comunità italiana – consigliamo di visitare il sito ufficiale del Co.As.It. di Melbourne.