TORINO – Forti tensioni durante il corteo a Torino degli studenti, scesi in piazza contro le politiche del governo e il suo sostegno a Israele. 

Una quindicina di poliziotti dei reparti mobili di Torino hanno fatto ricorso alle cure del pronto soccorso perché, a quanto si apprende, coinvolti nello scoppio di un ordigno artigianale che ha prodotto esalazioni urticanti. 

Il materiale esplosivo è stato lanciato in mezzo alle forze dell’ordine davanti alla Prefettura, in piazza Castello, dove si sono registrate le maggiori tensioni.  

Alcuni manifestanti sono stati respinti mentre tentavano di raggiungere il portone dell’edificio, e il corteo si è poi spostato prima davanti al rettorato e poi davanti alla sede Rai, dove gli studenti hanno colpito con aste di bandiere i mezzi della polizia. 

Ci sono stati lanci di uova contro il cordone di poliziotti schierato davanti alla sede di Intesa Sanpaolo e alle Gallerie d’Italia, in piazza San Carlo e contro alcune vetrine dei negozi di via Roma, il salotto buono del capoluogo piemontese.  

Un furgone dei reparti mobili della polizia è stato danneggiato davanti alla sede Rai di via Verdi, in particolare sono stati strappati i fari e i parafanghi. Infine, i manifestanti hanno raggiunto la Mole Antonelliana, simbolo della città e sede del Museo del Cinema, dove hanno sfilato la bandiera italiana esposta all'ingresso e l’hanno sostituita con quella palestinese. 

Accanto e striscioni e bandiere sono comparsi anche cartelli con le fotografie di esponenti politici italiani (tra cui Giorgia Meloni, Elly Schlein e Matteo Salvini) con il volto coperto da uno stencil che riproduce una mano rossa di sangue e la didascalia “complice del genocidio”.