BUENOS AIRES – Docenti di italiano di tutta l’Argentina si sono dati appuntamento a Buenos Aires per una giornata di formazione organizzata da Alma Edizioni, specializzata in libri di italiano per stranieri.
Un’intera giornata di incontri e lezioni, con consigli su come rendere le proprie lezioni più efficaci e divertenti, attraverso un approccio ludico all’insegnamento, a cura di Ciro Massimo Naddeo (direttore editoriali di Alma) e Mónica Arreghini, docente dell’Universidad del Salvador (Buenos Aires) e Silvia Fastuca, dell’Associazione Dante Alighieri di Ramos Mejía (Buenos Aires).
È stata anche un’occasione per presentare le novità editoriali di Alma, che pubblica corsi di diversi livelli per adulti, ragazzi e bambini, grammatiche, storie, testi complementari su aspetti specifici della lingua e della cultura. E tanto materiale audiovisivo, parte del quale è disponibile sulla piattaforma Il Globo TV.
“Il pubblico argentino è sempre molto reattivo – dice Naddeo a conclusione della giornata –. L’incontro è stato molto partecipato”.
I partecipanti si sono lasciati coinvolgere fin dall’inizio nelle attività, anche quelle che richiedono gioco e movimento. “Per noi è lavorare sul velluto – afferma Naddeo –. E non solo a Buenos Aires, ma anche a Mar del Plata, Rosario e Mendoza…”
Aurora Puerari, direttrice Marketing di Alma, sottolinea l’importanza di “offrire agli studenti, soprattutto giovani, letture di approfondimento sulla storia e la cultura italiane, per avvicinare chi vive all’estero all’Italia di oggi”.
Questo significa conoscere anche aspetti meno idilliaci dell’Italia, come la mafia e il terrorismo, che fanno comunque parte della nostra storia. E il sistema politico e dei partiti, in particolare per chi studia per ottenere la cittadinanza e potrà votare.

Aurora Puerari e Ciro Massimo Naddeo.
"In Davvero italiano, per esempio, usiamo il fumetto – spiega Puerari – per creare situazioni possibili nell’Italia di oggi, a partire dagli errori e stereotipi più comuni”. Tipo il cappuccino ordinato a fine pasto, al posto del caffè.
“Città possibili, invece, è un volume di storie legate ognuna a una città – continua Puerari –. Giochiamo sui pregiudizi per poi superarli”.
Conoscere la lingua e la cultura italiana aiuta a disarticolare gli stereotipi. “Quelli degli stranieri sui di noi – conclude Naddeo – i nostri sugli altri e quelli degli italiani su sé stessi”.