WASHINGTON - Saranno mesi molto duri per tutti e almeno per l’intero 2020, poi ci sarà una ripresa, durante il 2021, ma non un recupero dei livelli precedenti alla pandemia. è un bollettino di guerra il nuovo World Economic Outlook pubblicato dal Fondo Monetario Internazionale la scorsa settimana, secondo il quale l’impatto dell’epidemia di coronavirus sull’economia mondiale è stato “piu’ negativo” del previsto e il ‘Great Lockdown’ deciso per contenere il coronavirus ha “salvato vite umane ma ha anche innescato la peggiore recessione dalla Grande Depressione”.
Il Pil globale crollerà infatti quest’anno del 4,9%, non del 3% previsto inizialmente ad aprile, mentre l’anno prossimo crescerà del 5,4%, lo 0,4% in meno rispetto a quanto l’istituto di Washington si aspettasse in primavera. La caduta del prodotto lordo mondiale sarà dunque più pesante di quanto immaginato e la ripresa molto più lenta e difficile, anche perché la pandemia ha impattato gravemente su una situazione pregressa che già non era delle migliori, anzi. Tanto che all’orizzonte si intrevedono i rischi di una bolla finanziaria, con il rimbalzo dei mercati che, come volevasi dimostrare è “disconnesso” dalle reali condizioni di salute delle economie sottostanti.
E nemmeno a farlo apposta la nazione che verrà più danneggiata da questa ecatombe dell’economia mondiale sarà proprio l’Italia, con un crollo del Pil che il Fondo Monetario Internazionale prevede oggi toccherà il 12,8% nell’arco del 2020, ovvero 3,7 punti percentuali in più rispetto al -9,1% della precedente stima, per poi rimbalzare al +6,3%, nel 2021, 1,5 punti percentuali in più rispetto a quanto previsto ad aprile. Una buona notizia quest’ultima che va presa però con le pinze, dato che le stime variano parecchio nell’arco di un trimestre, figuriamoci nell’arco di 12 mesi. Questo condizionerà parecchio anche il debito pubblico, che dopo il 134,8% del 2019 è atteso salire al 166,1% del pil nel 2020, per poi calare al 161,9% nel 2021. Stime peggiorative sono poi anche quelle del deficit, che salirà al 12,7% del pil quest’anno (8,3% quella di aprile) e al 7% nel 2021 (3,5% la previsione di aprile). Nel Documento di economia e finanza di aprile il governo aveva previsto un Pil in caduta di 8 punti, un deficit al 10,4% del pil e un debito al 155% del prodotto interno lordo. Secondo il FMI è tutto da rifare.