VIENNA – Dopo mesi di stallo e i tentativi di formare una maggioranza che tenesse fuori il partito di estrema destra vincitore delle elezioni, l’Austria è costretta ad affidare proprio al leader dell’FPÖ, Herbert Kickl, il mandato per cercare di mettere insieme un esecutivo dopo mesi di incertezza politica.

“Una scelta non facile”, ha sottolineato il presidente della Repubblica austriaca, Alexander Van der Bellen, conferendo il mandato, ma spiegando che “il signor Kickl ritiene di poter trovare soluzioni praticabili”.

Il Presidente ha poi fatto riferimento alle fallite precedenti consultazioni, prima per una soluzione tripartitica - Partito popolare (Övp), socialdemocratici (Spö) e liberali di Neos - poi a due tra popolari e socialisti. “Avete sperimentato in prima persona quali opportunità si sono o non si sono aperte dopo le elezioni”, ha sottolineato il Presidente rivolgendosi agli austriaci. “Una collaborazione tra Övp e Spö e FPÖ è stata categoricamente esclusa dopo le elezioni. L’Övp ha rinunciato a una coalizione con il Partito liberale (FPÖ) sotto la guida di Herbert Kickl dopo che i colloqui con l’Spö si sono interrotti”, ha ricordato.

“Oggi abbiamo chiesto al leader del partito FPÖ, Herbert Kickl, di venire all’Hofburg e abbiamo discusso vari argomenti e opzioni”, ha proseguito. “Kickl – ha riferito – è convinto di poter trovare soluzioni praticabili nelle trattative per il governo. Gli ho chiesto di avviare colloqui con l’Övp per formare un esecutivo”. “Signore e signori, questo passo non è stato preso alla leggera. Continuerò a garantire che i principi e le regole della nostra Costituzione siano correttamente osservati e rispettati”, ha concluso.

Si tratta di un punto di svolta nella Seconda repubblica. È la prima volta dal 1945 che a un rappresentante del Partito della libertà in Austria viene dato l’incarico di formare un governo. In precedenza, il mandato era stato conferito solo a rappresentanti dei socialdemocratici (Spö) e Övp. “L’Austria è in una recessione persistente e il bilancio deve essere risanato; aumenta la disoccupazione”, ha aggiunto il presidente Van der Bellen.

“Kickl è fiducioso di poter trovare una maggioranza valida e di trovare soluzioni praticabili nei negoziati; vuole questa responsabilità. Gliel’ho chiesto esplicitamente e per questo motivo gli ho dato incarico di avviare colloqui con l’Övp (il cui nuovo leader ad interim è Christian Stocker) per la formazione di un governo federale. Herbert Kickl mi terrà informato sullo stato di avanzamento di questi colloqui”.

A 100 giorni dalle elezioni legislative del 29 settembre, in cui l’FPÖ ha ottenuto un sorprendente 29% dei consensi, la scelta del capo dello Stato è stata non solo difficile, ma quasi obbligata, dopo il fallimento dei colloqui per creare una coalizione composta dal partito socialdemocratico (Spö), dai popolari (Övp) e dai liberali centristi Neos. Una maggioranza guidata dal cancelliere uscente e leader dei popolari Karl Nehammer che avrebbe dovuto tenere l’estrema destra fuori dall’esecutivo nazionale.