ROMA - La Gran Loggia Unita d’Inghilterra, la massima e la più antica entità massonica al mondo, fondata nel 1717, sarebbe pronta a riaccogliere nel suo seno il prossimo 8 marzo il Grande Oriente d’Italia.

L’evento ha un che di epocale nella storia della massoneria, perché mette fine a un ostracismo nei confronti della più grande loggia italiana (23mila iscritti) che cominciò nel 1993, a causa delle denunce e dei sospetti di infiltrazioni mafiose all’interno dell’obbedienza  italiana. A quell’epoca, proprio a seguito di queste denunce, venne fondata, nella Penisola, la Gran Loggia Regolare d’Italia (poco più di 2mila iscritti), che fu subito riconosciuta da quelle inglesi e lo è ancora.

Mai prima erano state però riconosciute due logge nella stessa nazione, un cambiamento dunque nella tradizione che, secondo alcuni esperti è dovuto alla forte crisi che sta vivendo la massoneria inglese, in cerca di nuova linfa, anche economica. La decisione  non arriva tuttavia nel momento più opportuno, visto che con l’arresto di Matteo Messina Denaro proprio le coperture massoniche al latitante sono tornate al centro delle indagini.