Se continuiamo di questo passo il 3 maggio ci saranno le urne vuote.  C’è stato infatti un enorme affluenza ai seggi aperti per permettere agli elettori di esercitare il loro diritto al voto anticipatamente.
Nel primo giorno di apertura dei seggi per il voto anticipato, vi si sono recati 542.000 persone, un aumento del 73% rispetto all’affluenza di 314.000 nel primo giorno di apertura alle elezioni del 2022.
Nel NSW, martedì scorso, si erano recate a votare 166.000 persone dei 5,7 milioni di aventi diritto, mentre nel Victoria l’affluenza è stata di 143.000 persone.
In Queensland, 117,600 elettori hanno votato anticipatamente; in South Australia 32,500; in Tasmania 77.400; nell’ACT 9.100 e nel Territorio del Nord 5.500.
Gran successo per i seggi per il voto anticipato nel Western Australia dove hanno votato 60.000 elettori all’apertura delle urne, il 115% in più rispetto al 2022.


Manifesti elettorali della senatrice verde Mehreen Faruqi sono stati vandalizzati con scritte islamofobiche e svastiche a Sydney.
Uno dei manifesti, affisso nel quartiere di Chester Hill, è stato vandalizzato con la scritta: Musulmani arabi hanno ucciso più palestinesi di Israele”. Un altro con una scritta offensiva e una svastica sul viso della Senatrice.

Faruqi ha definito le azioni di vandalismo “vili e codarde” messe in atto da coloro che hanno nel loro mirino chi osa parlare a favore dei diritti umani dei palestinesi.
La polizia, che ha rilasciato l’immagine dell’uomo sospettato di aver vandalizzato i poster, ha confermato che ne sono stati danneggiati ben 27.


Non solo dibattiti tra i leader del governo e dell’opposizione, durante questa campagna elettorale, ma anche quelli tra ministri e portavoce.
Nell’ultimo dibattito tra Anthony Albanese e Peter Dutton, nel quale si sono accusati a vicenda di mentire, il Primo ministro, rispondendo al leader dell’opposizione che gli aveva dato del bugiardo citando i tagli alla Sanità del governo Abbott (quando Dutton era ministro della Sanità), gli aveva consigliato di andare a controllare il Documento di bilancio del 2014.
Il giorno seguente al dibattito tra il ministro della Sanità e la portavoce dell’opposizione Anne Ruston, Mark Butler è arrivato preparato con il Documento del budget 2014 sotto il braccio.
Il ministro responsabile, documento alla mano, non ha perso tempo attaccando subito l’avversaria politica: “Peter Dutton ha detto che il miglior indicatore del suo futuro sono le prestazioni passate, e la sua prestazione passata come ministro della Sanità è stata veramente abissale. Queste elezioni sono una scelta sul Medicare. Una scelta tra i tagli che Peter Dutton vuole apportare al Medicare, così come ha fatto più di 10 anni fa, o il piano laburista per rafforzare il Medicare”.
Anne Ruston ha reagito descrivendo Anthony Albanese come un avvoltoio politico che preda sugli anziani, i vulnerabili, i malati per alimentare la campagna ‘Mediscare’, accusandolo di voler tornare a The Lodge con una campagna della paura.
Come in tutta la campagna anche in questo dibattito l’opposizione è stata costretta alla difesa, negando che intende privatizzare il sistema sanitario o il Medicare.


Il seggio di Kooyong che è stato rappresentato da luminari liberali quali l’ex primo ministro Sir Robert Menzies, l’ex ministro degli Esteri e leader dell’opposizione Andrew Peacock, detto “The Colt of Kooyong”, il grande moderato Petro Georgiou, che scriveva i discorsi dell’ex primo ministro Malcolm Fraser e l’ex ministro del Tesoro Josh Frydneberg, una campagna elettorale così accesa come quella del 2025 non l’aveva mai vissuta.
Prima c’è stato il marito di Monique Ryan, la deputata indipendente che ha conquistato Kooyong strappandolo ai liberali, che lo detenevano da sempre, filmato mentre si allontanava in una strada di Camberwell, con un manifesto elettorale dell’avversaria della moglie, la candidata liberale Amelia Hamer, che aveva rimosso, e le imbarazzanti scuse dei coniugi Ryan.
Poi c’è stata Amelia Hamer, che si è presentata all’elettorato come una giovane che affitta un appartamento a Kew e pertanto comprende perfettamente i travagli e i problemi dei giovani in affitto, che abbiamo scoperto essere proprietaria di un appartamento a Londra, che è affittato, e un altro a Canberra, anche questo in affitto.  
E non solo la pronipote del premier del Victoria, Sir Rubert ‘Dick’ Hamer, riceve due pigioni, ma è anche beneficiaria, assieme ad altri parenti, di un fondo fiduciario da 420 milioni, lasciato dalla nonna.
Ora una tranquilla serata in una biblioteca comunale, per una serata comunitaria organizzata dal gruppo amici dell’ABC, è terminata con l’arrivo dei tutori della legge per rimuovere tre individui indesiderati.
All’evento avevano aderito i candidati – verde e laburista –, oltre alla deputata indipendente in carica, Monique Ryan, che si è rivolta all’assise.
“Stavo rispondendo a una domanda che mi era stata posta dalla platea, quando ho visto tre uomini entrare nella sala, e mi è parso strano – ha detto Ryan, intervistata da radio ABC, il giorno dopo l’evento –. Non erano certo lì per partecipare alla serata; non credo avessero alcun interesse sul tema della serata che era la diversità dei media in Australia. Hanno cominciato a gridare e disturbare per una ventina di minuti; avevano uno stupido e inutile atteggiamento da bulli di estrema destra”.
Un filmato dell’incidente mostra tre uomini gridare e una signora del pubblico che si alza e tira un pugno a uno di loro.
Ryan ha detto che la signora era agitata e gridava a sua volta: “Si è avvicinata a uno dei tre e gli ha tirato una sorta di pugno. Lei era minuta e fragile e lui non era certo piccolo, ed ero preoccupata che potesse reagire; quindi, mi sono avvicinata e ho chiesto ai candidati di chiamare la Polizia, mentre gli organizzatori dell’evento hanno convinto i tre ad allontanarsi.
Monique Ryan ha detto di essere turbata dalle crescenti interruzioni di eventi comunitari in questa campagna elettorale, da “pazzi di estrema destra”.


L’altra deputata ‘teal’, Allegra Spender, che ha conquistato il seggio di Wentworth, negli eleganti quartieri a est di Sydney, aveva denunciato dei volantini che disseminavano informazioni fuorvianti e offensivi sul suo conto. Questi volantini non erano stati autorizzati dalla Commissione elettorale e ora Spender ha chiesto che la Commissione stessa riveli chi è l’autore degli opuscoli che l’accusavano di essere stata debole nelle sue azioni a contrasto dell’ondata dilagante di antisemitismo nel Paese.
La Commissione ha fatto sapere di essere risalita all’autore degli opuscoli, il quale ha assicurato che non ne stamperà né ne distribuirà altri, ma che rivelerà la sua identità solo dopo le elezioni.
Spender si è detta molto contrariata dalla decisione della Commissione elettorale.