MELBOURNE - Ad Allan viene attribuita la responsabilità di aver aver attuato “tagli segreti” che potrebbero lasciare le scuole pubbliche dello stato con un deficit di quasi 3 miliardi di dollari entro il 2031.

Secondo quanto riportato dal quotidiano di Melbourne, The Age, il governo Allan ha posticipato di nascosto l’obiettivo di finanziare il 75% delle necessità basilari delle scuole pubbliche dal 2028 al 2031, in violazione dell’accordo Gonski firmato con il governo federale nel 2023.

Allan ha respinto le accuse, dichiarando che l’impegno non è stato ritirato e che i finanziamenti per le scuole pubbliche sono incrementati. “Il 50% delle nuove scuole che aprono in Australia si trova in Victoria”, ha affermato la premier.

Tuttavia, documenti riservati trapelati starebbero ad indicare che il governo abbia modificato l’accordo pochi mesi dopo, nel marzo 2024. Sebbene la differenza nel finanziamento sia minima per quanto riguarda l’anno in corso, si prevede un deficit di 1 miliardo di dollari entro il 2028 e un passivo cumulativo di 2,4 miliardi di dollari entro il 2031.

L’opposizione ha duramente criticato la decisione, definendola “inaccettabile”, accusando il governo Allan di ipocrisia. La portavoce dell’opposizione all’istruzione, Jess Wilson, ha sostenuto che questi tagli derivano dall’incapacità del governo di gestire il crescente debito statale, stimato a 187,3 miliardi entro il 2028.

La situazione si presenta come un banco di prova cruciale per il governo Allan in vista del prossimo bilancio.