TAIPEI – Un terremoto di magnitudo 7.4 è stato registrato oggi sulla costa orientale di Taiwan. Il sisma è stato localizzato a 18 chilometri a sud-est di Hualien City, a circa 155 chilometri a sud della capitale Taipei, ad una profondità di 34,8 km.

Due allarmi tsunami, poi fortunatamente rientrati, sono stati emessi in seguito alla violenta scossa - uno per Taiwan e uno per il Giappone - che è stata seguita da un secondo sisma di magnitudo 6.4. Il secondo terremoto è stato localizzato in mare, a 11 chilometri a nord-est di Hualien City, ad una profondità di 11,8 chilometri.  

Altri tre terremoti, di magnitudo 5.7, sono stati registrati negli ultimi minuti davanti alle coste orientali di Taiwan: lo riporta sul suo sito l'Istituto geofisico statunitense Usgs. Le tre scosse, tutte ad una profondità di 10 chilometri, hanno colpito a pochi chilometri a nord del sisma - sempre in mare - di magnitudo 6.5, che l'Usgs ha successivamente rivisto a 6.4. Al momento l'Istituto geofisico statunitense segnala un totale di 7 scosse, di cui 4 in mare.

Alcuni edifici sono crollati nella contea orientale di Hualien, vicino all'epicentro del ssma. Al momento il bilancio delle vittime è di un morto e 50 feriti, ma ci sarebbero molte persone intrappolate sotto le macerie. La persona deceduta è stata schiacciata da un masso in una zona di montagna nel comune di Xiulin, nella contea di Hualien.

Il sisma odierno è stato "il più forte degli ultimi 25 anni": lo ha affermato il direttore del Centro sismologico di Taipei, Wu Chien-fu. "Il terremoto è vicino alla terraferma ed è poco profondo. È stato avvertito in tutta Taiwan e nelle isole al largo... è il più forte degli ultimi 25 anni dal terremoto (del 1999)", ha detto Wu Chien-fu riferendosi a un terremoto del settembre 1999 di magnitudo 7.6 che uccise 2.400 persone.

Le autorità delle Filippine hanno avvertito la popolazione di "alte onde di tsunami" e hanno chiesto l'evacuazione delle zone costiere del Paese. Anche le autorità della prefettura meridionale di Okinawa, in Giappone, hanno sospeso i voli nel principale aeroporto della regione sempre a causa dell’allerta tsunami.

Successivamente, però, l'Agenzia meteorologica giapponese ha declassato le sue previsioni sull’altezza delle onde provocate dal tsunami da tre metri a meno di un metro. L’isola di Yonaguni ha ricevuto onde alte non più di 30 centimetri, e poco dopo le autorità giapponesi hanno revocato l’allerta tsunami.

Il violento terremoto è stato segnalato in modo chiaro anche in Cina, fino a Shanghai. Secondo i media statali, la provincia del Fujian, quella dall'altra parte dello Stretto di Taiwan, è stata particolarmente interessata: la scossa, infatti, è stata avvertita anche a Fuzhou, Xiamen, Quanzhou e Ningde.