TAIPEI - Gli Stati Uniti e Taiwan hanno annunciato che inizieranno ufficialmente i negoziati per un accordo commerciale. “[Entrambe le parti hanno concordato un’ampia serie di obiettivi tesi ad] approfondire le nostre relazioni commerciali e investimenti, far avanzare le reciproche priorità commerciali sulla base dei valori condivisi e promuovere innovazione e una crescita economica inclusiva per i nostri lavoratori e aziende”, ha dichiarato la vice rappresentante per il commercio Usa, Sarah Bianchi.
L’ufficio per i negoziati commerciali di Taiwan ha reso noto che i negoziati sono tesi ad attrarre più investimenti Usa ed esteri, ed aprire la strada all’ingresso di Taiwan in organizzazioni commerciali internazionali, come il Cptpp, guidata dal Giappone. “Nei negoziati non saranno discussi i dazi”, hanno aggiunto da Taipei.
Si prevede che i negoziati inizieranno all’inizio del prossimo autunno, hanno reso noto i rappresentanti commerciali di Washington e Taipei che avevano annunciato l’iniziativa comune per il commercio del 21esimo secolo lo scorso giugno.
L’annuncio dell’avvio formale dei negoziati arriva dopo che la recente visita nell’isola della speaker Nancy Pelosi ha provocato l’ira di Pechino che ha avviato per rappresaglia un’esercitazione militare di giorni intorno a Taiwan, considerata dalla Cina una provincia ribelle.
“Taiwan e Usa hanno dichiarato che avvieranno colloqui commerciali nell’ambito di una nuova iniziativa, ma la politica dell’Unica Cina è un prerequisito per la partecipazione di Taiwan alla cooperazione economica con i Paesi esteri”, ha sottolineato Shu Jueting, portavoce del ministero del Commercio cinese.
La Cina si oppone con forza ai colloqui commerciali tra Stati Uniti e Taiwan, assicurando che adotterà “tutte le misure necessarie per salvaguardare con decisione sovranità, sicurezza e interessi di sviluppo”.
“Si oppone sempre a qualsiasi forma di scambio ufficiale tra qualsiasi Paese e la regione cinese di Taiwan, compresi i negoziati e la firma di accordi con connotazioni sovrane o di natura ufficiale”. La questione di Taiwan “è la più importante, delicata e centrale nelle relazioni sino-americane”.
“La parte statunitense dovrebbe attenersi al principio dell’Unica Cina e ai tre comunicati congiunti, attuare seriamente l’impegno assunto di non sostenere l’indipendenza di Taiwan, gestire con prudenza le relazioni economiche e commerciali con Taipei e rispettare pienamente gli interessi fondamentali della Cina”, ha osservato la portavoce.
Si tratta di una situazione generale, come ha concluso Shu, alla base delle relazioni diplomatiche, economiche e commerciali tra Cina e Usa, e “della pace, della stabilità e della prosperità nel mondo”.