BRUXELLES - Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, sarà oggi a Bruxelles per partecipare alla riunione del Consiglio Affari Esteri dell’Unione Europea. Lo rende noto la Farnesina.
La riunione dei ministri si concentrerà sulla situazione in Medio Oriente, alla luce delle ultime evoluzioni. In particolare, si discuterà del conflitto tra Iran e Israele, facendo il punto sull’attacco statunitense della scorsa notte e sugli sforzi diplomatici per una soluzione alla questione nucleare iraniana. Tajani aggiornerà i partner sui suoi contatti con i colleghi della regione e sui piani di assistenza ai connazionali.
I ministri affronteranno anche la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza e le relazioni con la Siria. L’Italia confermerà il proprio impegno per alleviare la crisi e la necessità di sostenere le iniziative per il cessate il fuoco.
Su richiesta italiana, è previsto anche un segmento dedicato alla Libia. Tajani chiederà ai colleghi Ue maggiore attenzione per la situazione libica e per le sue ricadute sul fronte migratorio, sottolineando la priorità di sostenere l’azione delle Nazioni Unite e di mantenere i fondi europei per la migrazione destinati al Fianco Sud.
L’agenda prevede anche un confronto sull’Ucraina con il ministro degli Esteri Andrii Sybiha, alla vigilia del Vertice Nato (24-25 giugno) e del Consiglio Europeo (26-27 giugno). I ministri discuteranno dell’evoluzione sul terreno e dell’adozione del diciottesimo pacchetto di sanzioni. Tajani ribadirà la ferma condanna del Governo italiano per gli attacchi russi contro la popolazione ucraina e il sostegno a Kiev per una pace giusta e duratura, come espresso anche alla ministeriale Weimar Plus di Roma. Il ministro ricorderà la conferenza per la Ripresa e ricostruzione dell’Ucraina in linea con le priorità di riforma e il percorso europeo di Kiev.
I ministri discuteranno infine delle relazioni Ue-Cina in vista del prossimo dialogo strategico e del 25° summit bilaterale, con attenzione alle modalità per riequilibrare le relazioni economiche, ridurre le tensioni commerciali e affrontare le tematiche di sicurezza.