ROMA - Al Senato si è svolto un Question Time con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, incentrato sulle iniziative del governo dopo le ultime evoluzioni del conflitto in Medio Oriente. 

“In una situazione sul terreno particolarmente complessa, ci stiamo adoperando per favorire un aumento dei collegamenti in uscita da Beirut, inclusi voli charter e altre modalità, su cui lavoriamo con il ministero della Difesa”, ha dichiarato il vicepremier. 

“Proprio in queste ore stiamo organizzando un volo charter speciale per trasferire in Italia circa 180 connazionali, che speriamo possano arrivare già stasera”, ha detto il ministro al Senato, ammonendo che “ciò che è successo a Gaza non può ripetersi in Libano, è essenziale assicurare la protezione dei civili per evitare che le ostilità possano avere lo stesso altissimo costo in termini di vite umane di un anno di guerra nella Striscia”. 

“Il governo italiano, anche in qualità di presidente del G7, si sta adoperando a 360 gradi per questo obiettivo e per la tutela dei connazionali nella regione e dei nostri militari in Libano. La nostra prima preoccupazione, come ho illustrato ieri di fronte alle commissioni, è la loro sicurezza”, ha affermato Tajani. 

Sul fronte diplomatico, il vicepremier ha sostenuto che “l'unità di crisi della Farnesina, le nostre ambasciate a Beirut, Teheran e Tel Aviv e il consolato generale a Gerusalemme lavorano senza sosta per offrire costanti aggiornamenti di sicurezza e ogni possibile assistenza”. 

“Ho deciso di aprire il G7 Sviluppo di Pescara con una conferenza internazionale umanitaria su Medio Oriente per far fronte in particolare alla difficile situazione in Libano e a Gaza. Saranno presenti le agenzie Onu, società civile e associazioni di categoria, nel parlerò tra poco anche con Filippo Grandi”, ha concluso Tajani.