ROMA – Una Farnesina “nuova”, più moderna e strutturata su due pilastri, politico ed economico. È la riforma presentata a Villa Madama dal ministro degli Esteri Antonio Tajani e destinata a entrare in vigore il 1° gennaio 2026.  

“Una vera rivoluzione”, l’ha definita il titolare della diplomazia italiana, pensata per rendere più efficiente l’azione internazionale del Paese e più vicini i servizi della rete consolare a cittadini e imprese. 

Il nuovo modello prevede due Vice Segretari Generali, uno politico e uno economico, e introduce la Direzione per la crescita e la promozione delle esportazioni che affiancherà quella per gli affari politici e la sicurezza internazionale.  

“Il ministero avrà una testa politica, ma anche una testa economica”, ha spiegato Tajani, che aggiunge: “ci sarà la diplomazia della crescita, gli imprenditori avranno punti di riferimento precisi. Tutte le Ambasciate saranno piattaforme per sostenerli nel mondo”. 

Durante la presentazione, la presidente della Commissione Esteri e Difesa Stefania Craxi ha sottolineato come la riforma sia stata ottenuta “a costo zero”. Accanto alle novità economiche e politiche, Tajani ha annunciato anche la nascita della nuova Direzione per la cybersicurezza, necessaria per proteggere le sedi diplomatiche e i dati sensibili del ministero da minacce informatiche sempre più sofisticate.  

“Dobbiamo essere all’avanguardia contro gli attacchi cibernetici”, ha dichiarato il ministro, annunciando una sala operativa dedicata e la collaborazione con personale esperto della Difesa. 

La riforma interviene anche sulla formazione del personale e sul concorso diplomatico, che verrà aperto a tutti i laureati magistrali, con l’obiettivo di ampliare la base di reclutamento e attrarre nuovi profili tecnici.  

“Servono competenze diverse, servono tecnici. Se un laureato in matematica è diventato Papa, potrà essere anche un ottimo diplomatico”, ha affermato il vicepremier con una battuta. 

Grande attenzione viene riservata anche ai connazionali all’estero. Il ministro ha annunciato un’app per prenotazioni consolari e iscrizioni AIRE, per semplificare l’accesso ai servizi. “Stiamo cercando di abbattere tutte le barriere che rendono difficile il rapporto con l’amministrazione pubblica”, ha sottolineato, ricordando anche il ruolo del “turismo delle radici”, rafforzato dai fondi del Pnrr e della coesione destinati alla valorizzazione dei territori del Centro-Sud.