TOKYO - La notizia, diffusa da fonti governative e confermata dai media locali, perviene mentre i due leader si incontrano nella capitale giapponese per discutere di commercio, sicurezza regionale, e firmare un accordo sui minerali critici.

Secondo quanto riportato dall’emittente NTV, Sanae Takaichi starebbe preparando la comunicazione ufficiale al presidente statunitense, riconoscendone “gli sforzi per la pace in Medio Oriente e in altre aree del mondo”. L’annuncio giunge a pochi giorni dalla sua storica elezione come prima donna alla guida del Giappone e rappresenta un gesto di forte valore politico e simbolico nei confronti di Washington.

Ieri, Trump e Takaichi hanno preso parte a una cerimonia televisiva con i rispettivi ministri prima di dare inizio ai colloqui bilaterali. “Ha una stretta di mano molto forte”, ha scherzato Trump davanti alle telecamere, mentre la primo ministro ha lodato “l’impegno del presidente per la pace e la stabilità globale”.

Durante il vertice, i due leader hanno discusso di commercio, difesa e cooperazione industriale. Fonti vicine al governo giapponese hanno rivelato che Tokyo intende offrire un pacchetto di investimenti statunitensi del valore di 550 miliardi di dollari, con particolare attenzione ai settori navale, energetico e agricolo. Gli Stati Uniti, in cambio, potrebbero incrementare le esportazioni verso il Giappone di veicoli, soia e gas naturale liquefatto.

Trump ha elogiato Takaichi per essere la prima leader donna del Giappone e ha assicurato che il legame tra i due Paesi sarà “più forte che mai”. “Siamo alleati al più alto livello”, ha dichiarato, sottolineando la continuità strategica tra Washington e Tokyo in un momento di crescente tensione con la Cina.

Takaichi, ritenuta una figura della destra nazionalista, ha promesso di proseguire il potenziamento militare avviato dai suoi predecessori, ma non intende superare la soglia del 2% del PIL destinato alla difesa. Trump, che in passato aveva criticato il Giappone per non spendere abbastanza nella sicurezza delle isole contese, ha invece mostrato toni più concilianti, definendo Takaichi “una grande alleata e amica del mio caro Shinzo Abe”.

L’incontro, ospitato nel palazzo di Akasaka — lo stesso dove Trump aveva incontrato Abe nel 2019 — si è concluso con un pranzo ufficiale. Secondo osservatori internazionali, la proposta di Takaichi di candidare Trump al Nobel per la Pace segna non solo un gesto di riconoscenza personale, ma anche un tentativo di rafforzare l’asse politico e diplomatico tra Washington e Tokyo in un contesto globale sempre più instabile.