Per riassumere e raccontare quella che è stata, e che è tutt’ora, la carriera di Cristiano Ronaldo non basterebbe un’enciclopedia.
Il fuoriclasse portoghese, che mercoledì 5 febbraio taglierà il traguardo dei 40 anni, ha segnato in maniera indelebile non solo gli ultimi vent’anni (e più), ma la storia del calcio nella sua interezza.
Il suo nome ha attraversato le generazioni grazie al mix di talento naturale, cultura del lavoro e ossessione quasi maniacale per la vittoria. Tutto questo accettando di volta in volta le sfide che il destino gli ha posto davanti, perché per scrivere record su record servono anche scelte forti.
Parte tutto da quel numero 7, ereditato da David Beckham nel suo passaggio dallo Sporting al Manchester United. Un numero che è diventato il suo marchio di fabbrica, dentro e fuori dal campo, con il suo brand CR7.
Il trasferimento dal Portogallo all’Inghilterra ha anche comportato uno spostamento sul campo: dalla fascia, infatti, Cristiano Ronaldo si avvicina sempre più alla porta e si prende la responsabilità anche di tirare punizioni e rigori.
Con i Red Devils vince tre campionati di fila e anche la Champions League 2007/2008 con tanto di gol nei tempi regolamentari, prima di sbagliare il proprio rigore nella lotteria dagli undici metri (errore, per sua fortuna, ininfluente).
Poi il passaggio al Real Madrid, in cui si impone come ala offensiva nella celebre “BBC”, Bale-Benzema-Cristiano Ronaldo, contrapposta alla “MSN” del Barcellona, Messi-Suarez-Neymar.
Un duello infinito, quello con Messi, con cui si è diviso trofei di squadra e riconoscimenti individuali, uscendone con due campionati spagnoli e quattro Champions vinte, oltre ad altri quattro Palloni d’oro che si vanno ad aggiungere a quello vinto nel 2008.
Poi, l’avventura in Italia con la Juventus, dove arrivano altri due campionati vinti, e quella, ancora in corso, in Arabia Saudita con l’Al-Nassr, perché Cristiano Ronaldo non vuole smettere di macinare record.
La lista di record è infinita, ma tra i più importanti rientrano sicuramente il numero di gol segnati in incontri ufficiali, ben oltre i 900, oltre a detenere il record di gol segnati in Nazionale (135).
Cristiano Ronaldo è anche colui che ha segnato al maggior numero di squadre diverse, oltre 200.
Una vera macchina da gol, capace di adattarsi a qualsiasi campionato, tanto da essere il primo giocatore nella storia ad essere stato capocannoniere in quattro campionati differenti (Premier League, Liga, Serie A e Saudi Pro League).
È anche il calciatore ad aver segnato più gol in Champions League (141), ed è anche l’unico ad aver segnato in cinque edizioni differenti di Europei e Mondiali. E CR7 non sembra affatto aver voglia di fermarsi, visto che la possibilità di arrivare a 1.000 gol in carriera è concreta, con uno sguardo a una partecipazione ai Mondiali 2026, ipotesi più che mai viva.