BARI - La guardia di finanza di Bari ha arrestato dieci persone per i reati di associazione a delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e turbata libertà degli incanti.
L'inchiesta riguarda alcune tangenti per appalti nella sanità, tra gli arrestati ci sono imprenditori e dirigenti Asl.
Quattro indagati sono finiti ai domiciliari, mentre sei in carcere, accusati di aver costituito e preso parte ad un'associazione per delinquere per compiere un indeterminato numero di reati contro la pubblica amministrazione asservendo l'esercizio delle funzioni pubbliche al soddisfacimento degli interessi economici delle aziende rappresentate dagli imprenditori che avrebbero partecipato al sodalizio criminale.
I dirigenti avrebbero turbato la regolarità di diverse procedure di appalto della Asl con atti contrari ai doveri d'ufficio, aggiudicando le gare agli imprenditori a loro vicini, approvando e accelerando le procedure di liquidazione degli stati di avanzamento dei lavori e accogliendo le perizie di variante. In cambio della loro complicità, alcuni degli arrestati avrebbero ricevuto danaro contante a più riprese.
L'indagine avrebbe svelato, secondo gli investigatori, un “sistema diffuso di corruzione all'interno della Asl barese, da cui si rileverebbe un quadro inquietante di collusione e mercificazioni seriali della funzione pubblica”.
Gli imprenditori coinvolti, in cambio degli appalti, avrebbero pagato tangenti in denaro, borse di lusso e ristrutturazioni delle case. Nel corso delle perquisizioni avvenute oggi sono stati sequestrati contanti per 250mila euro ai pubblici ufficiali e 70mila agli imprenditori coinvolti, oltre che 17 borse di alto valore.