BUENOS AIRES Nella Recova, angolo esclusivo del quartiere di Recoleta dove si trovano alcuni fra i migliori locali della città, nel ristorante napoletano La Stampa un’installazione artistica celebra la figura mitica di Diego Maradona.

Il ristorante, che è un classico della cucina italiana a Buenos Aires, è ancora gestito dal suo fondatore, il napoletano Felice Ambrosio, che da quasi trent’anni prepara ai porteños il meglio della cucina italiana.

Arrivato a Buenos Aires da ragazzino, Felice ha sempre lavorato in cucina con la famiglia, imparando il mestiere che oggi continua con grande passione, senza perdere l’entusiasmo per il mondo gastronomico e per il Napoli, la sua squadra del cuore.

L’installazione Diego iluminado è stata inaugurata ieri 30 ottobre, data che coincide con il compleanno del calciatore, che fu anche assiduo frequentatore del ristorante.

“Per me è una grande emozione – ha raccontato Felice ai presenti –. Ho sempre considerato Maradona il più grande giocatore di calcio e ho anche avuto l’onore di conoscerlo in persona. Come cliente era di quelli che chiedono sempre lo stesso piatto e amano le ricette semplici. Lui ordinava sempre gli spaghetti aglio, olio e peperoncino”.

I maestri di cerimonia della serata sono stati due amici della casa: la napoletana Maria Teresa Di Meo e il direttore della rivista Caras Hector Mugeri.

Come sorpresa della serata, il giovane cantante lirico Martín Savi ha intonato alcuni brani classici della musica popolare napoletana. Appena 19enne, ha impressionato tutto il pubblico con il suo grande talento.

Era presente anche l’artista plastico Alejandro Marmo, creatore della scultura che ritrae Diego.

Figlio di un fabbro italiano, Marmo sin da piccolo trascorreva le ore dopo scuola nel laboratorio del padre, imparando a forgiare il ferro.

La sua maestria nel trasformare il metallo lo ha portato al successo nel mondo dell’arte e anche in campo sociale: con il programma Arte en las fabricas da una seconda vita agli scarti industriali del settore metallurgico, collaborando con operai di cooperative e fabbriche autogestite.

Le sue opere più famose sono grandi istallazioni bidimensionali di ferro battuto, che ritraggono personaggi emblematici della storia e della cultura argentina. La più famosa della serie è il profilo di Evita esposto sulla fiancata dell’edificio del Ministero dello Sviluppo in avenida 9 de Julio.