HOBART - Gli elettori andranno alle urne sabato, sei settimane dopo che il premier liberale Jeremy Rockliff ha perso un voto di sfiducia in parlamento. Secondo l’ultimo sondaggio, i Liberali dovrebbero assicurarsi più seggi dei Laburisti, ma non abbastanza per raggiungere la soglia di 18 necessaria per governare in autonomia.

Entrambi i principali partiti hanno escluso accordi con i Verdi, il che li costringerà con ogni probabilità a negoziare con un parlamento caratterizzato da una larga rappresentanza di deputati indipendenti.

Il dibattito, trasmesso da Sky News e dal quotidiano Mercury, vedrà Rockliff contrapporsi al leader laburista Dean Winter in un confronto cruciale.

Il Partito laburista aveva avenzato la mozione di sfiducia contro Rockliff, accusandolo di cattiva gestione delle finanze statali. La mozione era stata sostenuta dai Verdi e da tre deputati indipendenti.

Nonostante la sfiducia, Rockliff ha rifiutato di dimettersi da leader liberale, non lasciando altra scelta al governatore statale Barbara Baker a convocare nuove elezioni.

“I cittadini della Tasmania non volevano questa elezione - ha detto ieri Rockliff -. Dean Winter l’ha provocata con un colpo di testa. I tasmaniani vogliono stabilità”.

Winter ha ribattuto accusando Rockliff di ostinazione, affermando che l’elezione è frutto del suo rifiuto di lasciare il potere.

Il tema della sanità ha dominato la campagna elettorale, entrambe le parti propongono misure per migliorare l’accesso ai medici di base.

Nessuna promessa di spesa di rilievo è stata avanzata, poiché il debito pubblico della Tasmania, dopo undici anni di governi liberali, è destinato a raddoppiare, toccando quasi 11 miliardi di dollari entro il 2028/29.