Nel lontano 1852 l’eroe dell’unificazione italiana, Giuseppe Garibaldi, arrivò in Tasmania. Ricordo ancora quando avevo nove anni e vivevo in Italia, e il giorno in cui la maestra a scuola parlò di questo evento storico che mi colpì molto, essendo nato in Tasmania.
Garibaldi, conosciuto in tutto il mondo come uno dei più famosi rivoluzionari, era un grande viaggiatore che si è spinto agli angoli più lontani del mondo, toccando il Sud e il Nord America, e arrivando anche nel nostro continente, in Australia.
L’eroe italiano raggiunse uno status leggendario, e la sua popolarità fu tale da essere persino incoraggiato dal presidente Lincoln a diventare un generale nell’Esercito americano, ma Garibaldi non accettò mai questa richiesta.
Il suo forte sentimento di giustizia, con il sostegno dei mille soldati, è sempre stato evidente anche nella lotta contro dittatori in Sud America: per questo in tutto il mondo ci sono placche che commemorano il grande liberatore dell’Italia.
Una placca è posizionata anche a Stanley, famosa per la penisola The Nut, nel nord-ovest della Tasmania: nel 1852 Garibaldi approdò nell’isola di Three Hummock.
Purtroppo, nel 1980 la placca commemorativa per celebrare il grande evento storico della visita di Garibaldi è stata inaugurata con il nome sbagliato: ‘Guiseppie’.
Poco tempo dopo, c’è stato un tentativo di cambiarla, ma senza successo.
Recentemente io e mia moglie Nicoletta, dopo esserci resi conto dello sbaglio, con un gruppo di italiani abbiamo rifatto la placca con il nome corretto.
Questa iniziativa ha attirato il supporto di tutti gli italiani presenti in Tasmania, in particolare nell’area nord dello Stato: Raffaele Cairo, rispettato ex titolare di un’officina a Launceston e membro del Club Italiano di Launceston; Giorgio Santalucia, pensionato italiano di Launceston e rispettato membro del Club Italiano di Launceston; nell’area nord-ovest, Dorothy e Giuseppe Olivieri, noti proprietari del ristorante italiano a Devonport, ‘Verona’.
Un contributo importante dalla zona meridionale dello Stato è stato dato da noi - Nicoletta Ottavi e Dino Ottavi -, Marti Zucco dell’Alderman Hobart City Council, ex proprietario di vari noti ristoranti italiani e imprenditore a Melbourne e Hobart, Angelo Fraraccio, noto proprietario del ristorante italiano a Hobart, ‘D’Angelo’, Luca Rocchia, noto proprietario del ristorante italiano a Hobart, ‘Cultura’, e Alfonso Giusti, noto proprietario del ristorante italiano a Hobart, ‘Cugini’.
Anche l’ambasciatore italiano a Canberra, Paolo Crudele, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa degli italiani in Tasmania perché dimostra “il grande orgoglio che l’evento storico ha rappresentato per la comunità italiana in Tasmania” e ha ringraziato per l’impegno “nel preservare la memoria storica e culturale italiana in Australia”.
Avere la placca commemorativa corretta è difatti motivo d’orgoglio per tutti gli italiani in Tasmania.