HOBART - Il principio “doli incapax”, che significa “incapace di commettere un crimine”, stabilisce che i pubblici ministeri sono tenuti a dimostrare che un minore tra i 10 e i 14 anni comprendesse pienamente la natura moralmente sbagliata delle sue azioni. Si basa sull’idea che i minori abbiano una coscienza morale meno sviluppata rispetto agli adulti.

Il ministro della Polizia Felix Ellis ha proposto di invertire l’onere della prova, richiedendo ai difensori di dimostrare che il minore non capisse la gravità morale dell’atto commesso. Secondo Ellis, l’attuale principio è un “cavillo legale” che permette ai giovani di “sfuggire alla responsabilità”.

La proposta ha suscitato forti critiche. Il legale Pip Monk ha definito la riforma “l’opposto diretto” della promessa dei liberali di alzare l’età della responsabilità penale da 10 a 14 anni entro il 2029. Monk ha avvertito che il cambiamento comporterebbe costi elevati per l’assistenza legale e maggiori ritardi nel sistema.

Il Tasmanian Law Reform Institute e la Commissione d’Inchiesta sugli abusi sui minori hanno raccomandato il mantenimento del doli incapax, sottolineando che il principio tutela i minori dagli effetti dannosi del sistema penale.

Il Partito liberale statale intende inoltre rendere reato la violazione della libertà su cauzione per i minori e introdurre un “bail test”. Prevedono anche un centro di correzione giovanile a Glenorchy e l’obbligatorietà del programma Divert and Connect.

Senza l’appoggio del Partito laburista, sarà difficile approvare tali riforme in Parlamento. I Verdi si oppongono fermamente e chiedono la fine del confinamento dei minori in strutture per adulti.