HOBART - La leader dei verdi, Rosalie Woodruff, ha dichiarato che il suo partito non sosterrà, “al momento”, la candidatura del leader laburista Dean Winter a premier, avendolo accusato di non voler negoziare in buona fede né di essere disposto a compromessi su questioni centrali: protezione ambientale, edilizia pubblica, sanità e il contestato progetto dello stadio AFL di Macquarie Point.
Per poter governare in minoranza, il Partito laburista ha bisogno dell’appoggio dei cinque deputati verdi e di tre indipendenti. Dopo un incontro con Winter, Woodruff ha affermato che “i laburisti agiscono come se avesse il 100% dei voti pur avendone ottenuti circa il 25%” e che non vi è stata “nessuna apertura” sui temi cari agli elettori dei verdi. La porta resta aperta alle trattative, ma servono impegni chiari e vincolanti.
Parallelamente, Rockliff sta cercando di consolidare il sostegno parlamentare. Ha ritirato il piano per aprire 40mila ettari di foreste protette al disboscamento e ha annunciato il divieto delle corse di levrieri a partire dal 2029, mosse interpretate come tentativi di conquistare l’appoggio degli indipendenti.
Winter, invece, si è detto fermo nel non voler “fare scambi politici” e ha presentato il confronto come una scelta netta: tra un governo laburista con un piano condiviso per il bilancio e un esecutivo liberale guidato da Rockliff ed Eric Abetz, che comporterebbe tagli a 2.500 posti nel settore pubblico.
Il leader laburista ha insistito sulla necessità di un governo stabile di quattro anni, rifiutando compromessi che, a suo dire, snaturerebbero i valori del partito. Tuttavia, senza un accordo con i verdi e il resto degli indipendenti, la sua ambizione di diventare premier rischia di sfumare già alla prova del voto parlamentare.