HOBART – Il ministro del Tesoro della Tasmania Michael Ferguson ha definito “mirato, attento e ponderato” il nuovo bilancio preventivo statale, il secondo dell’esecutivo Rockliff.
La manovra conferma la scelta di spendere di più sulle Grandi Opere, e in particolare sulla costruzione di un nuovo stadio per un’eventuale squadra di AFL, il che di conseguenza contribuirà a far salire il debito netto statale dai 2,3 miliardi di dollari dello scorso anno finanziario a 5,6 miliardi nel 2026/7. Il surplus da 19 milioni di dollari per l’esercizio 2023/4 che era stato previsto dodici mesi fa si è tramutato in un deficit di 297 milioni di dollari, anche se nel 20205/6 il bilancio dovrebbe ritornare in attivo di 12,7 milioni di dollari, e di 61 milioni nell’anno successivo.
Sono previsti tagli di spesa per le attività governative pari a 300 milioni di dollari nell’arco del prossimo quadriennio. Il livello di spesa, tuttavia, continuerà a crescere, anche se solo dello 0,06%, tra il 2023/4 e il 2026/7.
“La Tasmania continuerà ad avere il più basso livello di debito pubblico netto di tutta la nazione. Dobbiamo continuare a sostenere gli abitanti della Tasmania, a sbloccare nuove opportunità e a fornire alle aziende un ambiente che favorisca la crescita e la sicurezza”, ha detto Ferguson nel suo discorso di presentazione del budget alla Camera.
La manovra alloca 230 milioni di dollari per la costruzione del nuovo stadio che sarà ubicato a Macquarie Point a Hobart, 34,5 milioni per la creazione di una nuova squadra di AFL e altri 60 milioni per la realizzazione di un centro di preparazione sportiva e amministrativo sempre per la squadra di AFL. Sarà potenziato anche il vecchio stadio di York Park, ad un costo di 65 milioni di dollari, mentre la rimozione di lavori di fognatura per facilitare la realizzazione del nuovo stadio costeranno 100 milioni di dollari.
L’altro settore in cui si prevede un forte aumento degli investimenti è quello della Sanità. In titale, sarro spesi 12 miliardi di dollari nell’arco di un quadriennio per la costruzione di nuove strutture sanitarie, ospedaliere e per la salute mentale e la ristrutturazione di quelle esistenti.
La crescita economica nello Stato dovrebbe contrarsi dopo il record del 2021/2 quando il Prodotto interno lordo registrò una crescita del 4,3%. Nel 2022/3 il PIL è aumentato solo dell’1,5%, ma dovrebbe crescere del 2% quest’anno, del 2,25% nel 20204/5 e del 2,5% ni due anni successivi. Il tasso di disoccupazione, infine, dovrebbe salire leggermente dal 4% nel 2022/23 al 4,5% dal 2023/4 in poi.