NEW YORK – Twitter ha ingannato le autorità americane sulle sue difese di cybersicurezza e sugli account falsi.
A denunciare la società che cinguetta è la talpa Peiter Zatko, rinomato hacker ed ex manager della rete sociale, secondo il quale le “gravi carenze e negligenze” insabbiate mettono a rischio la sicurezza nazionale e la democrazia. Accuse pesanti che rischiano di minacciare l’azione legale avviata da Twitter contro Elon Musk per costringerlo ad acquistare la società.
Zatko, conosciuto nel mondo cyber come “Mudge”, ha presentato il 6 luglio un esposto all’autorità di vigilanza dei mercati finanziari Security and Exchange Commission (Sec), al dipartimento di Giustizia, all’autorità per la concorrenza e la protezione dei consumatori Federal Trade Commission (Ftc) e ad alcuni membri del Congresso per denunciare Twitter.
Cacciato dalla rete sociale lo scorso gennaio, l’ex manager ha descritto la società come caotica e senza timone, incapace di tutelare in modo appropriato i suoi 238 milioni di utenti giornalieri, incluse le agenzie governative e i capi di Stato.
E l’ha accusata di aver violato l’accordo con la Ftc del 2011 sulla protezione dei dati degli utenti, di aver ingannato le autorità sull’identificazione e la rimozione degli account falsi o spam, inclusi quelli che potevano essere usati per le interferenze estere e la disinformazione.
Zatko si è spinto fino ad accusare Twitter di aver nei suoi libri paga agenti stranieri con “accesso diretto ai dati degli utenti”. All’inizio del mese un dipendente della società è stato ritenuto colpevole di aver spiato per l’Arabia Saudita fornendo i dati degli utenti critici di Riad alle autorità del Paese.
Le accuse di Zatko arrivano in un momento delicato per Twitter con l’avvicinarsi delle elezioni americane e soprattutto con la battaglia legale con Musk centrata proprio sugli account falsi o spam. Le parole dell’ex manager sembrano infatti rafforzare il patron di Tesla che, dopo mesi di corteggiamento, ha fatto un passo indietro sull’accordo da 44 miliardi di dollari per quelli che ritiene dati falsati sui bot.