CANBERRA - Il post, pubblicato sulla piattaforma X, rappresenta l’ultimo sviluppo di una crescente tensione tra i due Paesi e tra i due leader.
Il commento di Netanyahu viene diffuso a pochi giorni dalla decisione del governo australiano di riconoscere uno Stato palestinese in occasione dell’assemblea generale delle Nazioni Unite. In risposta, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar aveva revocato i visti ai rappresentanti australiani presso l’Autorità Palestinese, citando anche la cancellazione dei visti per alcune personalità israeliane che volevano recarsi in Australia, inclusi esponenti di estrema destra.
Il ministro degli Esteri Penny Wong aveva definito la decisione “ingiustificata” e ha accusato il governo Netanyahu di isolare Israele. Il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid ha criticato l’attacco personale di Netanyahu, mentre l’opposizione australiana, guidata da Sussan Ley, ha definito l’episodio un “allarme diplomatico”, sottolineando come le scelte di Albanese abbiano compromesso rapporti internazionali consolidati.
L’wsecutivo della Comunità Ebraica Australiana (ECAJ) ha lanciato un invito alla calma, ricordando che l’escalation rischia di danneggiare circa 2 miliardi di dollari di scambi bilaterali, investimenti in startup australiane, cooperazione in materia di sicurezza e accesso a farmaci e tecnologie mediche israeliane. Alex Ryvchin, co-direttore esecutivo dell’ECAJ, ha sottolineato che “ci sono conseguenze reali e bisogna risolvere la questione prima che degeneri”.
L’ultimo dialogo tra Albanese e Netanyahu si era svolto due settimane fa, prima dell’annuncio ufficiale sul riconoscimento della Palestina, ma ora la situazione è diventata un punto critico nelle relazioni bilaterali.
Questa mattina, il ministro degli Interni Tony Burke ha respinto l’attacco del primo ministro israeliano ad Albanese, e ha difeso la decisione di annullare il visto di ingresso in Australia a un membro della coalizione di governo di Benjamin Netanyahu.
Gli osservatori politici sottolineano che, al di là dei toni personali dei leader, le questioni diplomatiche ed economiche richiedono una gestione prudente per evitare danni strutturali ai rapporti tra Australia e Israele.