COCHABAMBA - Almeno 13 agenti di polizia sono rimasti feriti e una poliziotta è stata sequestrata durante le violente proteste di gruppi che appoggiano l’ex presidente Evo Morales, secondo quanto riferito dal ministro del Governo, Roberto Ríos.
Gli scontri si sono verificati in particolare lungo la strada che collega Cochabamba a Oruro, dove – ha spiegato Ríos – le forze dell’ordine sono state “attaccate in un’imboscata”. Il sequestro dell’agente si è concluso grazie all’intervento dei servizi di intelligence, che sono riusciti a liberarla. Attualmente la donna è sotto cure mediche.
Le autorità hanno comunicato che 15 persone sono state arrestate o fermate con l’accusa di essere coinvolte nel sequestro. Inoltre, si contano 20 punti di blocco solo nel dipartimento di Cochabamba (feudo dei sostenitori di Morales e punto di partenza di tutte le grandi proteste in Bolivia), a testimonianza di un clima sempre più teso.
I manifestanti protestano contro la decisione del Tribunale Costituzionale, che ha vietato a Evo Morales di candidarsi alle elezioni presidenziali del 17 agosto, sulla base della norma che impedisce una ulteriore rielezione, sia continuativa che discontinua.
Intanto, il Paese si trova di nuovo a fare i conti con una forte polarizzazione politica e un’escalation di violenza che ne mette a dura prova la stabilità sociale e istituzionale.