TORINO - “Finché Alfredo respira dobbiamo lottare per lui, ma se Alfredo muore questi vigliacchi e assassini devono pentirsi di quello che stanno facendo: dobbiamo fargliela pagare”.E’ con queste parole che Pasquale Valitutti, storico esponente anarchico, 76 anni, ha aperto ieri la manifestazione a Torino in solidarietà con Alfredo Cospito.
Al raduno in piazza Solferino erano presenti parecchie centinaia di persone, molte delle quali arrivate da altre località italiane. “Noi anarchici - ha detto ancora Valitutti - sono vent'anni che martelliamo contro il 41 bis e 40 anni contro le carceri speciali. Dobbiamo lottare perché Alfredo non muoia. Possiamo accettare una sconfitta militare, perché liberarlo è impossibile. Ma non possiamo accettare una sconfitta politica”.
La manifestazione è stata seguita da un corteo aperto dallo striscione 'Al fianco di Alfredo, al fianco di chi lotta' e durante il quale sono stati compiuti atti vandalici contro numerosi edifici e negozi. All’intervento delle forze dell’ordine la situazione si è fatta più tesa e si sono verificati una serie di incidenti, al termine dei quali sono stati fermati 34 manifestanti.
Intanto, dall’ospedale, il medico personale dell'anarchico, che lo ha visitato in carcere, ha comunicato all'avvocato Flavio Rossi Albertini che situazione di Alfredo Cospito “si sta deteriorando rapidamente, anche se il fatto che abbia ripreso a prendere almeno un po' di zucchero la rende un po' meno drammatica”. Il medico ha riferito di aver visto per la prima volta il 55enne “molto stanco e affaticato” e che ormai soffre di “un'atrofia muscolare marcatissima”. I valori pressori e della saturazione di ossigeno “tengono ancora bene” ha continuato il dottore, ma dato che gli ultimi esami disponibili risalgono al primo marzo, ha chiesto al legale di anticipare la prossima visita “alla metà della settimana prossima”.