MARTÍNEZ (BUENOS AIRES) - È stata una festa per tutta la comunità di vicini di Martínez (conurbano Nord di Buenos Aires). Qui la catena ortofrutticola premium Tenta ha inaugurato pochi giorni fa una nuova filiale (Libertador 14204), coinvolgendo il quartiere nell’evento.  

Con oltre 35 anni di esperienza nella vendita di frutta e verdura, la famiglia Rodríguez, proprietaria della catena, ha relazioni commerciali di lunga data con tutti i principali fornitori del Mercato Centrale di Buenos Aires. 

Per i fratelli Alejandro e Fabián Rodríguez, che guidano l’azienda, quel mondo frenetico paragonabile a una Wall Street del cibo non ha segreti. 

Il loro ingresso nel settore è avvenuto da adolescenti, quando – sotto la guida e l'ispirazione del padre Miguel e dello zio Chocho –iniziarono a immergersi nel mondo dei prodotti ortofrutticoli, preparando cesti giganti per vendere patate alla fiera di Villa Luro. 

Tenta è un marchio nuovo che già conta con sei locali lungo tutta la la zona Nord dell’area metropolitana di Buneos Aires, da San Isidro a Palermo, ma che alle spalle ha una storia antica, iniziata con i nonni di Alejandro e Fabián, che erano in parte spagnoli e in parte piemontesi. 

I fratelli Rodríguez tagliano il nastro all’inaugurazione.

Era abituale che gli immigrati spagnoli e italiani che si stabilivano a Buenos Aires diventassero fruttivendoli. All’epoca, in Argentina, terra delle bistecche, i vegetali erano considerati un alimento povero. E gli italiani, proprio per questa loro attività, venivano chiamati spregiativamente “mangia broccoli”. 

"Nostro padre non voleva che ci dedicassimo a questo mestiere – raccontano i fratelli Rodríguez –. Abbiamo studiato altre cose ma alla fine questo è l'ambito in cui siamo cresciuti e per noi è stato inevitabile fare i fruttivendoli. È un lavoro che ci piace è che ci da molte soddisfazioni”.

Oggi la dieta mediterranea, ricca di vegetali e prodotti freschi, è considerata la più sana e l’alimentazione vegetariana e vegana ha sempre più seguaci persino nella “carnivora” Argentina. Tenta si stabilisce nel mercato gastronomico come un negozio di alta gamma che però non rinnega le proprie origini e riscatta il valore comunitario del piccolo commercio, offrendo un servizio premium. 

Per questo motivo, per l’inaugurazione del nuovo locale di Martínez, i Rodríguez hanno voluto rivivere una vecchia tradizione di famiglia, peraltro molto italiana, che consiste nel celebrare l’apertura di un nuovo negozio con la benedizione del parroco, musicisti e alcuni artisti di strada alla porta, affinché tutti i vicini possano divertirsi.  

Alcuni momenti dell’inaugurazione, rallegrata dalla musica.

Juan Pablo Marcó al piano, Andrés Kozak al bandoneón e la voce inimitabile di María Rojí hanno suonato diversi generi musicali, dal jazz al tango. I passanti hanno gustato una fresca limonata con menta e zenzero, insieme a un catering esclusivo a base di frutta e verdura di Tenta, realizzato dalla chef vegana Gloria Manassero. 

L'azienda familiare ora è composta da diversi membri, inclusi i più giovani, che danno la propria impronta al progetto. Tre generazioni di fruttivendoli in azione, che sanno raccogliere il meglio del passato per proiettarsi verso il futuro. 

Alejandro spiega che “il logo scelto per questo nuovo progetto è moderno ma la tipografia delle lettere ha le radici, che appunto rappresentano quelle della nostra famiglia, da sempre legata ai frutti della terra”. Gli fa eco Fabián: “Cerchiamo continuamente di evolverci e migliorare. Oggi impieghiamo più di cento persone”. 

Cosa significa essere fruttivendolo oggi? “Fruttivendolo è sinonimo di sacrificio – dice Tommy, manager della filiale di Martínez –. Bisogna alzarsi presto, ordinare, pulire, servire, ascoltare il cliente e migliorare ogni giorno”.

Senza mai perdere il sorriso, come spiega Alejandro, suo padre: “Diamo molta importanza all’atteggiamento verso il cliente, che deve essere sempre cordiale, e al ruolo del nostro negozio nella comunità in cui apriamo. È una parte fondamentale del mestiere ed è per questo che abbiamo deciso di offrire questa piccola festa per i vicini della zona”.