CITTÁ DEL MESSICO – Il Servizio Sismologico Nazionale del Messico (SSN) ha riportato un nuovo terremoto di magnitudo 4,3 sulla scala Richter, il 13 gennaio, alle 12:03 ora locale, nello Stato di Veracruz.
L’epicentro è stato localizzato a 38 kilometri a sud-est di Sayula de Alemán, con una profondità di 154,1 kilometri. Le autorità messicane hanno confermato che al momento non sono stati registrati danni significativi.
Questo evento segue un terremoto di maggiore intensità che ha colpito la costa dello Stato di Michoacán, sempre in Messico, nella notte di domenica 12 gennaio. Il sisma, di magnitudo 6,2, ha avuto il suo epicentro a 47 kilometri a sud-ovest di Coalcomán, a una profondità di 30 kilometri. Anche in questo caso, nonostante l’intensità del terremoto, non sono stati segnalati danni ingenti.
A seguito del fenomeno, l’allerta sismica è stata attivata nella capitale, Città del Messico, e molti residenti hanno evacuato le proprie abitazioni come misura precauzionale, nonostante la pioggia persistente. La presidente, Claudia Sheinbaum, ha rassicurato tramite i social che non erano emerse criticità e che erano stati avviati i protocolli di sicurezza.
Attività sismica anche in Ecuador
Un altro terremoto significativo era stato registrato domenica 12 gennaio anche in Ecuador: un sisma di magnitudo 5,1, con epicentro situato a 11 kilometri a sud-est di Guayaquil, a una profondità di 82,7 kilometri.
Secondo il Servizio Geologico degli Stati Uniti (USGS), l’intensità del terremoto è stata avvertita anche in altre zone limitrofe, inclusa la città di Eloy Alfaro, a circa 12,9 kilometri di distanza. L’Istituto Geofisico dell’Ecuador ha confermato che la magnitudo del terremoto era 5,7, con epicentro a soli 4,63 kilometri da Durán, nella provincia di Guayas.
Il sindaco di Guayaquil, Aquiles Álvarez, ha riferito che non sono state ricevute segnalazioni di emergenza e che le autorità locali stanno effettuando verifiche per monitorare eventuali danni alla città.
Perchè avvengono questi terremoti
Questi eventi sismici non sono isolati. Sia il Messico che l’Ecuador si trovano nella “cintura di fuoco del Pacifico”, una delle zone più sismicamente attive al mondo, che si estende lungo le coste dell’Oceano Pacifico e ospita numerose aree di subduzione tettonica. Qui, le placche terrestri si scontrano e accumulano tensione che, quando rilasciata, provoca forti terremoti.
Terremoto in Giappone con allerta di Tsunami
L’attività sismica non si è limitata al continente americano. Lunedì i un terremoto di magnitudo 6,9 ha colpito anche il sud-ovest del Giappone, seguito da un’allerta tsunami che ha destato preoccupazione per le potenziali ripercussioni sulle coste del Pacifico.
Tuttavia, le autorità del Cile e del Perù hanno escluso il rischio di maremoti nei propri territori, dichiarando che le caratteristiche del terremoto non erano tali da generare onde anomale sulle loro coste.
Per via della costante attività sismica, i Paesi nelle regioni della “cintura di fuoco” monitorano costantemente questi fenomeni, al fine di minimizzare i danni e proteggere la popolazione.