TOKYO - È salito ad almeno 48 morti il bilancio delle vittime del terremoto di magnitudo 7.5 che ha scosso ieri il Giappone. Lo hanno annunciato le autorità della prefettura di Ishikawa, la zona che è stata l'epicentro del sisma, che è stato accompagnato da uno sciame sismico non ancora terminato. Secondo i servizi di emergenza, almeno altre 50 persone hanno riportato ferite di varia entità. 

Ishikawa, la prefettura più vicina all'epicentro dei terremoti, è stata la più colpita: nella zona, più di 200 case sono state inghiottite dal fuoco, oltre 100 edifici residenziali sono crollati e le persone sono ancora sotto le macerie di almeno 17 case crollate. Sul posto stanno lavorando soccorritori e vigili del fuoco, mentre unità delle Forze di autodifesa giapponesi sono state inviate nell'area per collaborare ai soccorsi. 

L'appello del premier giapponese Fumio Kishida: le vittime del terremoto in Giappone sono "numerose" e i danni "ingenti"; e ora il salvataggio delle persone interessate dal sisma è "una corsa contro il tempo". 

Kishida, inoltre, ha reso noto di aver "inviato un certo numero di truppe delle forze di autodifesa nelle aree colpite, per fornire assistenza".  Militari che attualmente devono "affrontare molte difficoltà per raggiungere i luoghi più critici perché le strade sono state interrotte". 

Aspettando al freddo, centinaia di residenti della città giapponese di Shika, colpita dal terremoto, si sono messi in coda per ottenere razioni di un bene improvvisamente scarso, ma vitale: l'acqua potabile. La fila si è snodata fuori dalla porta e intorno all'edificio del municipio, passando davanti a pietre di pavimentazione che sporgono dal terreno e che sono state spinte verso l'alto dalla potente serie di scosse del giorno di Capodanno. 

Nelle ultime ore i rubinetti sono rimasti a secco in molte case mentre decine di scosse di assestamento scuotevano Shika e altre città della regione centrale di Ishikawa a seguito del terremoto di magnitudo 7,5 che ha aperto il 2024. Tra coloro che martedì aspettavano i sei litri d'acqua loro assegnati c'era Tsugumasa Mihara, che ha detto all'agenzia Afp come la potente scossa sia stata diversa da qualsiasi altra cosa avesse mai sentito e provato, sulla sua pelle, prima. 

Il 73enne aveva appena consegnato ai nipoti il tradizionale regalo di Capodanno e stava facendo un pisolino quando è stato svegliato di soprassalto dal forte tremore. "Ero totalmente impotente", ha spiegato. "Tutto quello che potevo fare in quel momento era pregare che tutto finisse presto". Il terremoto ha lasciato interra piatti rotti sparsi nella sua cucina, ma nessuno della sua famiglia è rimasto ferito. Dopo 24 ore, però, la sua casa è ancora senza elettricità. 

Lo sciame ha fatto crollare grandi edifici, ha innescato uno tsunami di oltre un metro e ha visto un enorme incendio nella città di Wajima, che ha raso al suolo parte dell'area del mercato. A ora sono state confermate almeno 48 vittime del disastro, che ha lasciato profonde crepe nel cemento, sulle strade e sui marciapiedi, e ha fatto crollare intere case in legno, lasciando a terra solo i tetti di tegole. 

Dopo l'onda d'urto principale di lunedì - un giorno festivo in Giappone, quando i propri cari si riuniscono per festeggiare il nuovo anno - le persone nelle zone più colpite sono state invitate a evacuare, mentre le autorità avvertivano della possibilità di grandi onde di tsunami. 

I soccorsi sono tutt'ora in corso, con operai edili che cercava di riparare le crepe delle strade con macchinari pesanti, mentre veicoli di soccorso, dell'esercito e della polizia accorrevano sul posto.