ROMA - Azione e Italia Viva provano a ricomporre dopo la rottura sfiorata nella giornata di ieri. Ci proveranno nella riunione del comitato politico convocata da Carlo Calenda. L’intento con cui si entra alla riunione, spiegano fonti di entrambi i partiti, è “costruttivo”.

Insomma, andare avanti nel progetto del partito unico. “Spero si chiuda”, è l’auspicio di Ettore Rosato all’Adnkronos. 

Fonti di Azione spiegano che, al di là dello scontro durissimo delle ultime ore, “non c’è nessun intento di rottura”. Certo, i nodi restano sul tavolo, “nodi procedurali”, dicono da Azione. Ovvero lo scioglimento dei partiti fondativi del nuovo soggetto politico, con annessa destinazione del 2x1000 al nuovo partito. “Quando nacque il Pd, Ds e Margherita decisero prima di sciogliersi e aderire al percorso”, ricordano da Azione come precedente. 

Renzi, da parte sua, ha ribadito che lo scioglimento di Iv ci sarà quando ci sarà il nuovo partito. “Sono nella fase zen... Il progetto del Terzo Polo è talmente importante che non vale la pena di litigare. Io la penso così”, ha detto Renzi ai cronisti. “È tutto già deciso, la tempistica è decisa”. Iv si scioglie a giugno? “Quando si è fatto il congresso, quando nasce il partito nuovo si sciolgono quelli vecchi”, e sul possibile contendente di Iv al congresso dice: “Io non lo sono. Io ho preso l’impegno di fare un passo di lato e do una mano dall’esterno. Ho fatto un passo indietro perché il progetto parta. Il progetto è vivissimo e lotta insieme a noi”, conclude Renzi.