PARIGI - Sette famiglie francesi hanno deciso di citare in giudizio la piattaforma TikTok davanti al Tribunale giudiziario di Creteil - fuori Parigi - per promozione di contenuti che incitano al suicidio, all’autolesionismo e a disturbi alimentari, a cui sarebbero stati esposti anche minori.
Le sette famiglie sono parte di un collettivo chiamato Algos Victima, e sono rappresentate dall’avvocata Laure Boutron-Marmion, che afferma di voler “vedere TikTok chiamato a rispondere per la sua mancanza di moderazione, che rende il servizio difettoso”, come dichiara a FranceInfo.
L’obiettivo è riconoscere la responsabilità del social network nel deterioramento dello stato di salute mentale e fisica di sette adolescenti. Due di loro si sono tolte la vita a 15 anni, mentre quattro hanno tentato di suicidarsi e una infine ha avuto problemi di anoressia. I genitori di una delle adolescenti morte hanno presentato una causa penale contro TikTok nel settembre 2023, accusando la piattaforma di “istigazione al suicidio,” “mancata assistenza a una persona in pericolo” e “promozione e pubblicità di metodi per l’autolesionismo”.
Le famiglie rimproverano anche alla piattaforma una negligenza, per non aver messo in atto un sistema di moderazione che impedisca ai minori di venire a contatto con questo tipo di contenuti. Il caso si basa su un precedente britannico, in cui un medico legale ha concluso che Molly Russell, una ragazza di 14 anni che si è tolta la vita dopo essere stata attiva su Pinterest e Instagram, era stata sistematicamente esposta a contenuti grafici raffiguranti autolesionismo e suicidio.