ROMA – L’anno è appena iniziato, il Parlamento ha ripreso a lavorare e il deputato Franco Tirelli, eletto nelle file del Maie per la circoscrizione degli italiani all’estero, è già al suo posto, con una fitta agenda di impegni e obiettivi.

Il primo compito che si era prefisso prima di Natale era fare da tramite per mettere in comunicazione la città di Pergamino (in provincia di Buenos Aires) – dove nacque, nel 1900, Arturo Illia (presidente radicale dell’Argentina dal 1963 al 1966) – con il Comune di Samolaco (Sondrio), paese d’origine di Martín Illia, padre di Arturo.

“A Pergamino è stato creato un museo dedicato al presidente – dice Tirelli –. E l’istituzione, insieme con il sindaco della città, vogliono gemellarsi con Samolaco, dove c’è pure una scuola intitolata ad Arturo”.

Detto, fatto. “Mi sono mosso subito, come deputato e come presidente del Centro lombardo di Rosario – racconta –. Ho anche messo a disposizione il facsimile per l’accordo di gemellaggio che avevo prodotto quando ero presidente del Comites di Rosario. L’importante è che il gemellaggio porti a iniziative concrete, penso a scambi di studenti, lavori di ricerca per il museo… Insomma, che si potenzi e non si limiti a un pranzo con un bel brindisi finale”.

Con il collega di partito e senatore Mario Borghese, sta inoltre lavorando per ottenere un congelamento della tassa di 600 euro richiesta dai consolati per la ricostruzione della cittadinanza. “È una cifra altissima per un argentino – dice –. È un modo per ostacolare l’accesso alla cittadinanza senza cambiare la legge che, in quanto costituzionale, richiede una maggioranza qualificata”.

Contemporaneamente, è iniziato un rilevamento dei Comuni in Italia, per capire quali applicano la tassa e quali no nei confronti di chi si trasferisce in Italia per alcuni mesi, per ottenere la cittadinanza direttamente sul posto. 

Ancora, è in fase organizzativa una visita della Regione Lombardia in Argentina, per incontrare i dirigenti della collettività lombarda. Un viaggio che toccherà Buenos Aires, Rosario e altre importanti città.

Nei prossimi giorni Tirelli incontrerà il ministro del Made in Italy per implementare iniziative di potenziamento del sistema Italia.

“Come vicepresidente della Camera di commercio italiana a Rosario – afferma – mi rendo conto che a Roma si conosce veramente poco dell’italianità in Argentina”. Delle necessità della comunità, ma anche del potenziale di sviluppo, dello spazio per accordi, iniziative, scambi, percorsi di formazione.

“Per questo – conclude il deputato – faccio la spola tra Montecitorio e l’Argentina ogni 15 giorni. Perché se restassi tutto il tempo a Roma perderei i contatti con il territorio, il polso della situazione. Non solo a Rosario, ma in tutto il Paese. È faticoso, sono arrivato a dicembre 2024 veramente stanco, ma è parte del mio impegno come politico”.