NEWCASTLE - La fonderia Tomago Aluminium, nel cuore della Hunter Valley, resterà operativa oltre il 2028 grazie a un intervento diretto del governo federale, deciso a evitare la chiusura di uno degli impianti industriali più strategici del Paese.

L’azienda, controllata in maggioranza da Rio Tinto, aveva lanciato l’allarme a ottobre: senza un nuovo accordo energetico a prezzi sostenibili, la continuità delle attività non sarebbe stata garantita.

In visita allo stabilimento vicino Newcastle, il primo ministro Anthony Albanese ha incontrato i lavoratori assicurando loro che le trattative con l’azienda, il New South Wales e Canberra proseguono spedite. “Questa è un’operazione che rappresenta un investimento per tutta l’Australia - ha dichiarato -. Se smettessimo di produrre alluminio, gli impatti sulle altre filiere industriali sarebbero enormi”.

Il nodo centrale è il costo dell’energia. Con l’attuale contratto in scadenza nel 2028, Tomago ha visto lievitare sia i prezzi delle rinnovabili sia quelli del carbone, ritenendo “non sostenibile” il quadro futuro. Per questo il governo sta lavorando a un accordo di acquisizione di energia di lungo periodo, come confermato dal ministro per l’Industria e l’Innovazione Tim Ayres.

Secondo il ministro, l’intesa consentirà di sviluppare nuova capacità di generazione, stoccaggio e trasmissione, con benefici anche per famiglie e imprese. Tuttavia, Ayres ha evitato di fornire dettagli sui progetti che potrebbero essere accelerati o sui costi di cui dovranno farsi carico i contribuenti: “È un insieme di accordi complesso, con vantaggi e oneri distribuiti tra azienda, Commonwealth e NSW”.

Dal canto suo, Rio Tinto discute con entrambi i livelli di governo da settimane. L’obiettivo è evitare lo spegnimento di uno dei poli industriali più rilevanti del Paese: la fonderia dà lavoro a oltre mille persone e produce quasi il 40% dell’alluminio nazionale.

La definizione dell’accordo è attesa nei primi mesi del 2026. Per la comunità della Hunter Valley, e per l’intera filiera manifatturiera australiana, la posta in gioco è tutt’altro che marginale.