FIRENZE - Dal ciliegio corniola al pero cova, dal melo regina al melo bianca: 24 varietà locali di alberi da frutto tradizionali del Casentino, in Toscana, a rischio di scomparire, continueranno a vedere i loro frutti sulle tavole e sui banchi dei mercati, mantenendo la ricchezza dell’agro-biodiversità toscana.  

Il recupero delle specie è stato possibile grazie a un progetto finanziato dal PSR tramite Terre Regionali Toscane e realizzato dall’Unione dei Comuni montani del Casentino, in cooperazione con la Scuola universitaria superiore Sant’Anna di Pisa. 

In particolare, le varietà salvate sono due ciliegi, quattordici meli, sette peri e un pesco. E il loro recupero permetterà di studiare la migliore resilienza ai cambiamenti climatici in corso e la conservazione della biodiversità del territorio.  

La maggior parte di queste varietà locali sono già iscritte al Registro nazionale per la commercializzazione del materiale di moltiplicazione delle specie frutticole e dal 13 febbraio 2025 sono iscritte anche nel repertorio regionale delle varietà locali a rischio di estinzione della Toscana, che permette il sostegno economico ai Coltivatori Custodi, i piccoli agricoltori impegnati nel mantenimento delle specie botaniche e alla banca del germoplasma tenuta dall’Unione dei Comuni del Casentino.