Perché si tradisce? Esistono numerose spiegazioni per il tradimento coniugale: l’insoddisfazione sessuale ne è una; la cultura di appartenenza potrebbe anche giocare un ruolo fondamentale nella scelta di tradire (in tal senso esistono culture che approvano in qualche modo il tradimento); potrebbero influire anche aspetti genetici in base ai quali circa il 60% degli uomini è più incline a tradire rispetto al 40% delle donne; infine, esistono particolari caratteristiche di personalità che possono più facilmente essere associate al tradimento come, ad esempio, il disturbo narcisistico di personalità.
Esistono molti studi sulla frequenza del tradimento nelle diverse culture e, quindi, esiste una certa discrepanza statistica su tale frequenza. Comunque, gli esperti in materia di tradimento coniugale stimano che il tradimento avvenga in circa il 25% dei casi e che tale cifra, seppure piu alta tra gli uomini, è in costante aumento anche tra le donne.
Se, invece, si rimane nel contesto della fantasia di avere rapporti con persone diverse dal proprio partner, ecco che la suddetta statistica sale vertiginosamente per raggiungere circa il 98% degli uomini e circa l’80% delle donne.
Cosa si intende per tradimento coniugale? Per gli uomini il tradimento è rappresentato quasi esclusivamente dal tradimento fisico mentre le donne considerano il tradimento tale se il proprio compagno entra in un rapporto con un’altra donna nel quale l’aspetto emotivo è preponderante o esclusivo; in questo caso il tradimento viene esercitato soprattutto a livello di scambi comunicativi verbali o scritti (come, ad esempio, lettere, telefonate, messaggini sms o email).
È altresì interessante notare come alcuni studi in materia di tradimento coniugale indicano come il tradimento avviene piu` di frequenza negli anni di soglia dei decenni di vita (18 o 19, 28 o 29, 38 o 39, 48 o 49, ecc.), cioè nel periodo di vita in cui tendiamo a “tirare le somme” della nostra vita; chiaramente, questo tirar delle somme potrebbe comportare la presa di coscienza di sentirci per qualche motivo insoddisfatti della nostra situazione coniugale o di coppia e, quindi, essere più pronti a tradire.
Gli esperti in materia di tradimento si sono anche chiesti se la tendenza a tradire sia una costante nelle persone che tradiscono. La risposta a questo quesito e` affermativa. Infatti, esiste una probabilita` significativamente maggiore di tradire nelle persone che lo hanno gia` fatto in passato. Attenti/e, quindi, quelle persone che hanno “tolto” il marito/moglie/compagno/a a qualcun’altro/a; si potrebbe ben dire, in questo caso, che il lupo perde il pelo ma non il vizio e quello che e` successo prima potrebbe anche succedere dopo! Esistono, in questo senso, studi che dimostrano che si e` tre volte piu` inclini a tradire in una successiva relazione se gia` lo si e` fatto nella relazione precedente.
Chi sono le persone piu` fedeli? ci si chiede. Chiaramente le persone che sono molto soddisfatte con la loro attuale relazione sia dal punto di vista sessuale che emotivo. Sono anche fedeli quelle persone più dotate da forti sensi di colpa e dalla paura delle conseguenze del tradimento (tipo, la rottura del loro matrimonio, le conseguenze che la scoperta del tradimento potrebbe avrebbe sui figli, ecc,).
Quali sono, infine, le statistiche che riguardono l’esito del tradimento a livello di rapporto di coppia? Uno studio autorevole ha indicato che soltanto il 15.6% delle coppie rimane insieme in seguito al tradimento; il 54.5% si lascia subito dopo la scoperta del tradimento ed un altro 30% si lascia dopo avere prima provato a rappezzare il rapporto.
Insomma, si può ben ritenere che il tradimento costituisce la tomba del rapporto coniugale o di coppia.