La scorsa domenica 5 febbraio, oltre 250 devoti a Santa Maria di Anzano di Puglia sono accorsi con immensa gioia e trepidazione da parecchi sobborghi di Melbourne, e in pullman da Adelaide e da Sydney, ai tanto attesi festeggiamenti in onore della patrona della loro cittadina pugliese di Anzano, in provincia di Foggia, presso gli spaziosi locali della loro associazione, Anzano di Puglia Social Club, nel cuore del nuovo sobborgo di Truganina, (nelle vicinanze di Laverton), inaugurati proprio 34 anni fa, mentre il gruppo degli anzanesi avevano fondato il club 12 anni prima, nel novembre 1977.

Per prendere parte alla grande festa della scorsa domenica, da Anzano è giunta una delegazione di fedeli capeggiata dal parroco don Michele De Vincentis – parte del gruppo di ospiti dall’Italia anche Agostino e Rocco Solimine, e Gina Marcello – che ha assistito il locale padre Michele Cagna nel celebrare la Santa Messa cantata dal coro del sodalizio, sotto l’attenta guida di Antonietta Grech.
Nel corso della chiara e brillante omelia, padre De Vincentis, oltre a ringraziare l’attivo e competente  comitato promotore dei festeggiamenti per la bellissima e calorosa accoglienza riservategli, ha incitato i fedeli a essere come Gesù.

“Sale della terra e luce del mondo per tutti coloro che vivono nelle tenebre e che hanno tanto bisogno di vivere in buona salute. E la Madonna di Anzano, che dobbiamo accettare nella vita di ciascuno di noi, perché è sempre pronta ad ascoltare le nostre preghiere, ad aiutarci a intercedere presso il proprio figlio raccomandandogli le nostre richieste di aiuto per un mondo migliore. Proprio in questi tempi che stiamo assistendo a come stiamo dimenticando le cose buone e belle della vita, le virtù delle persone e le comunità buone per accettare di vivere nel buio”, ha dichiarato.

Sia all’inizio sia alla conclusione della Santa Messa, il parroco De Vincentis ha trasmesso ai fedeli e ai devoti della Madonna – intere famiglie allargate pronte davanti i locali socali – saluti e congratulazioni dalle autorità anzanesi e da moltissime famiglie con parenti da anni emigrati a Melbourne.

“Anzano non vi ha mai dimenticato – ha continuato don Michele De Vincentis –, e sente sempre nei nostri cuori e nei nostri ricordi; è grande la nostra gioia quando venite a trovarci anche per una breve vacanza”.
Dopo la Santa Messa, la bellissima statua della Madonna con il Bambin Gesù seduta sul trono e ricoperta da un manto trapunto di stelle è stata condotta tutt’intorno ai locali del sodalizio e accompagnata dai fedeli e dai musicisti della Banda Bellini, prima di far ritorno nella cappella, costruita e inaugurata 22 anni fa.

Nel corso del pranzo, ai commensali la Banda Bellini ha regalato un piacevolissimo e ben apprezzato concerto. E quando alla conclusione del concerto, il presidente della Banda ha dato un segnale particolare, il maestro ha invitato i musicisti a eseguire il ben noto motivo Azzurro, in onore del gradito ospite dall’Italia, don Michele De Vincentis, che avvicinatosi al corpo bandistico non si è fatto pregare per aggiungere la sua bella e intonata voce al coro, mentre un filmato speciale ha trasmesso lo svolgimento dei festeggiamenti in diretta ai cittadini di Anzano.

Fra gli ospiti alla festa, era anche presente il consultore della Regione Puglia a Melbourne, Giuseppe ‘Joe’ Caputo, e la sua consorte, che più tardi, nel corso del pranzo, ha affermato: “Oggi siamo tutti anzanesi e pugliesi, e amici. Un saluto dalla Puglia a tutti gli anzanesi che sono arrivati a Melbourne da Adelaide, da Canberra e a don Michele della parrocchia di Anzano di Puglia. Complimenti agli organizzatori della Festa della Madonna di Anzano, che con le nostre tradizioni religiose promuoviamo i nostri valori e anche le bellezze della nostra Regione Puglia. La Puglia ci è vicina e Melbourne è il cuore della nostra comunità”.

È poi intervenuta la presidente del comitato direttivo del sodalizio, Incoronata Galati.
“Certo che è stato un periodo molto impegnativo per noi del comitato, ma questa festa è sempre una bellissima inziativa che trova il favore e la soddisfazione non solo dei nostri soci ma dell’intera comunità anzanese di Melbourne, che attende con gioia e trepidazione questi festeggiamenti”, ha detto.

Il club è stato fondato nel mese di novembre 1977 da Rocco Biondino, il primo organizzatore della festa della Madonna di Anzano, che in tutti questi anni è diventata la celebrazione tradizionale degli anzanesi di Melbourne
La segretaria del sodalizio, Connie Colella, conosciuta come la custode storica del club, ha poi aggiunto: “Al tempo della fondazione 46 anni fa, furono in molti d’accordo per acquistare un capannone su 30 ettari di terreno, dove far sorgere il loro club. E oggi eccoci qua in questo maestoso locale sociale costruito e inaugurato nel 1989, che comprende un grande salone capace di accomodare circa 400 soci e una ben fornita cucina”.

“Più tardi, invece, nel 2001, adiacente all’ingresso del club, è stata inaugurata la cappella con il campanile dove all’interno si trova la statua della Madonna di Anzano – ha continuato –. Tutti i soci del sodalizio pugliese ricordano questo momento come il capitolo più importante e memorabile nella storia del sodalizio, perché simbolicamente ha apportato gioia e spirito di unione a tutti”.
A dimostrazione della grande fede e attaccamento alle tradizioni degli anzanesi, anche a Sydney la comunità anzanese ha costruito una cappella per alloggiare la statua della Madonna di Anzano di Puglia di quella città. 

Il club conta oggi oltre 160 soci iscritti ed è sempre con lo sguardo rivolto al futuro. Il comitato ha infatti deciso di offrire ai soci onorari a vita di poter tramandare il proprio status ai figli, con il titolo ‘New Generation Life Members’ che, secondo il comitato, è un modo per attirare le nuove generazioni a partecipare e sentirsi parte attiva in tutte le iniziative socio-ricreative del club.

Per la segretaria Connie Colella, che da anni ha partecipato a tutte le iniziative del sodalizio pugliese, e ha testimoniato tanti cambiamenti, c’è il desiderio che il club resti sempre nelle mani degli anzanesi.