PADOVA - Un cuore fermo da 20 minuti è stato trapiantato con successo a Padova l'11 maggio, su un uomo di 45 anni. L'intervento è stato annunciato oggi dall'Azienda ospedale università della città veneta, la stessa dove quasi 38 anni fa - il 14 novembre 1985 - fu eseguito il primo trapianto di cuore nel nostro Paese. “E' la prima volta al mondo che un cuore fermo viene riattivato e impiantato senza danni che possano pregiudicare il trapianto dopo un tempo così lungo, e questo apre frontiere impensabili rispetto al possibile utilizzo di organi da trapiantare”, afferma il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, intervenuto alla presentazione dell'intervento. Secondo gli esperti, questo risultato “potrebbe portare a un incremento del 30% nel numero dei trapianti in Italia”. 

“Ancora una volta è la sanità del Veneto a varcare una nuova frontiera della medicina. Da oggi la cardiochirurgia non sarà più come prima, perché si apre una prospettiva che può ridare speranza a tanti malati che attendono un trapianto di cuore. Lo dobbiamo, con gratitudine, all'intera Azienda ospedale università di Padova, al professor Gino Gerosa e alla sua équipe” della Cardiochiurgia dell'Aou “e al dottor Paolo Zanatta, direttore dell'Anestesia e Rianimazione del Ca' Foncello di Treviso, che ha eseguito il prelievo dell'organo. Straordinari professionisti, ai quali vanno i nostri orgogliosi complimenti”, sottolinea il governatore. 

Quello del 1985, il primo trapianto di cuore in Italia, donato dal giovane trevigiano Francesco Bunello, e impiantato nel petto del quarantenne della provincia di Venezia Ilario Lazzari da Vincenzo Gallucci, alla cui memoria è intitolato il centro di Cardiochirurgia di Padova fu un momento storico grazie al quale “si varcò una soglia fino a poco prima impensabile”. “Oggi la storia si ripete grazie a un grande allievo di Gallucci e ai progressi tecnologici e scientifici che si sono susseguiti da allora in quella stessa struttura padovana che non ha mai smesso di stare al passo con i tempi e spesso, come in questo caso ha saputo precorrerli”, rimarca Zaia.