PADOVA – Trapiantato, per la prima volta nella storia, un cuore che ha continuato a battere dal prelievo all'impianto. 

L’intervento è stato eseguito nell'Azienda ospedaliera di Padova su un uomo di 65 anni, dall’equipe del cardiochirurgo Gino Gerosa, che spiega: “Mentre in un consueto trapianto di cuore, l’organo viene prelevato e impiantato da fermo, in questo caso ha sempre battuto e quindi tutto il trapianto è stato eseguito a cuore battente dal momento del prelievo a quello dell’impianto”. 

L’operazione è avvenuta due settimane fa. Il paziente era affetto da una cardiopatia post ischemica, sta bene e prima di Natale, dice l’Azienda ospedaliera, tornerà a casa.  

“Siamo molto felici, in primis per il paziente e soprattutto perché questo risultato apre la strada a molti altri”, osserva Gerosa.

Il medico sottolinea come si tratti di una vera e propria “rivoluzione”, perché consente di proteggere al meglio il cuore e le aspettative di vita del paziente che lo riceve. “Il primo grazie va ai familiari del donatore, poiché senza donazione tutto ciò non sarebbe stato possibile”, aggiunge. 

Padova si configura ancora una volta come centro di eccellenza nel campo della cardiochirurgia. Proprio qui, infatti, nel 14 novembre 1985, il professor Vicenzo Gallucci fece il primo trapianto di cuore in Italia. Solo nel maggio dell’anno scorso è stato realizzato il primo trapianto in Italia da donatore a cuore fermo controllato, cioè privo di attività elettrica per 20 minuti. E ora è stata percorsa la strada di continuare a far battere il muscolo prelevato, senza rischiare quindi i danni da ischemia da perfusione (cioè il ridotto apporto di sangue ai tessuti che può causare danni cellulari irreversibili). 

“Ancora una volta in azienda ospedaliera arriva un primato mondiale”, spiega il direttore dell’Azienda ospedaliera Giuseppe Dal Ben, secondo cui l’operazione rappresenta “un grande gesto tecnico, un risultato della Cardiochirurgia di Padova che viene condiviso con l’azienda ospedaliera e siamo orgogliosi di poter ospitare una eccellenza mondiale di questo livello”.