Nessuno sospetterebbe che dietro la porticina in Waverley Road si racchiuda una mondo magico.
Appena varcata la soglia, infatti, mi ritrovo immersa in una quantità di quadri, giochi e colori che non vedevo racchiusi nella stessa stanza da tanto tempo. Non mi accorgo però di essere osservata da quattro paia di occhi. Lo trovo qui, circondato dai suoi oggetti e intento a mettere tutto in perfetto ordine, Anthony De Masi, mago di professione per passione. Mi presenta dopo poco i suoi piccoli amici e aiutanti a quattro zampe, che lo accompagnano in alcuni dei suoi spettacoli – due conigli e un porcellino d’India.
L’aroma del caffè si inizia a spandere per la stanza e ci perdiamo presto in chiacchiere che sanno d’Italia: “Io sono nato in Australia, ma i miei genitori sono di origine calabrese; vengono da Vibo Valentia e da Catanzaro – spiega Anthony –. I miei genitori vennero qui da giovani: mio padre aveva 16 anni e mia madre era più giovane, si conobbero e rimasero qui a vivere”.
Anthony spiega che quando era piccolo, negli anni ’80 in Australia, non c’erano molte materie extra curriculari a scuola. Tutto sembrava girare attorno allo sport. E se tu non eri appassionato di sport, rischiavi di essere un po’ visto male e di venire escluso. Così Anthony, amante dell’arte e della fantasia, iniziò a interessarsi di uno degli sport più creativi che esista: la danza. Il giovane mago, ancora inconsapevole di quello che sarebbe diventato, iniziò a frequentare un corso di danza e, durante un semestre, ebbe la fortuna di avere un’insegnante che si occupava di circo. E come accade a volte a chi è fortunato nella vita, fu grazie alla sua mentore che gli nacque la passione e la curiosità per il mondo della magia: fu, infatti, lei a incoraggiarlo e a spronarlo a inseguire i suoi sogni. All’inizio non fu facile: “La magia, ai tempi, non era molto popolare. Quando andai a scuola dopo aver capito come andare sulla mia bicicletta mono-ruota per condividerlo con i miei amici, me ne pentii amaramente”, confida Anthony. Ma lui non si fece intimidire e continuò a coltivare la sua passione.
Quando poi compì 18 anni, Anthony decise di fare volontariato facendo spettacoli per beneficenza. Qualcuno lo notò e decise di coinvolgerlo professionalmente in alcuni spettacoli. Dopo un breve periodo a lavorare in un negozio di magia, Anthony frequentò l’università per studiare architettura: “Ma la magia era sempre lì e non perdevo occasione per continuare a fare spettacoli”, racconta.
Dopo poco iniziò a frequentare il Festival della Magia di Melbourne, all’epoca ambientato all’interno del Northcote Town Hall. “Vedevo tanti giovani maghi molto bravi e talentuosi, ma a cui magari mancava qualche consiglio per diventare perfetti. Così prese forma in me l’idea di aprire un luogo dove io avrei potuto guidare le persone appassionate di magia a perfezionarsi e in cui ci si sarebbe potuto conoscere e rimanere in contatto – spiega De Masi –. Così iniziai con un paio di studenti e vidi come migliorarono in fretta: questo mi diede molta soddisfazione. E così trovai questo posto e decisi di aprire la scuola. Ormai sono otto anni che insegno magia. Quello che mi ha fatto molto piacere è che alcuni ragazzi, quando hanno iniziato, avevano circa 12 anni e ora che ne hanno 20 non hanno perso l’interesse, anzi, continuano a fare spettacoli e a migliorarsi!”.
Quest’anno il Festival si terrà da lunedì 28 giugno a sabato 10 luglio, e verrà ospitato in diverse zone della città. L’evento di magia è aperto sia agli adulti sia ai più piccini e, tra le altre cose, ospiterà anche personaggi internazionali. Uno di loro, Nick Kay, andrà anche a fare lezione nella scuola di De Masi, il 29 giugno. E Anthony non vede l’ora.
Per più di un anno, infatti, la scuola è dovuta rimanere chiusa a causa della pandemia. Ma lui non si è scoraggiato: “Ho cercato di rimanere sempre positivo e ho dato vita a un gruppo scolastico per giovani maghi. Ho cercato in questa maniera di stare in contatto con i miei studenti e di tenerli distratti con lezioni e chiamate. È stato bello condividere le nostre sensazioni e i nostri pensieri insieme su Zoom. Al di là della magia in sé, quello che mi piace di questo mondo è che crea tante connessioni e rapporti tra le persone. ”
“La magia non è solo fare spettacoli: è un modo particolare di pensare e di guardare alle cose della vita. Se fai magia, vivi la tua vita con tanta immaginazione e serenità; un buon mago, inoltre, cerca sempre di imparare e di migliorarsi. Fare il mago, infine, ti dà la possibilità di conoscere e di collaborare con tante persone ed è come se entrassi un po’ nel loro mondo. Facendo così, puoi prendere gli elementi migliori da ogni persona e da ogni esperienza che incontri sulla strada. Una volta che si capisce chi si ha davanti, allora si può davvero fare un bellissimo spettacolo perché il segreto è proprio quello di entrare in sintonia con il proprio pubblico.”