LONDRA – Un inedito “Trattato d’amicizia” formale fra Regno Unito e Germania, senza precedenti nella storia moderna di quelle che furono due potenze europee rivali. È il risultato della prima visita da cancelliere di Friedrich Merz a Londra, a suggello di un rilancio da dopo-Brexit della cooperazione che spazia dalla difesa alla sicurezza interna, dalla lotta all’immigrazione illegale agli investimenti economici, dalle facilitazioni di viaggio alla tecnologia; ma mira soprattutto a proiettare l’immagine di un’asse politico-militare.
Come “avvertimento” alla Russia di Vladimir Putin, additata ormai apertamente alla stregua di “una minaccia” diretta. Molte parole e qualche fatto, articolate in 17 capitoli preceduti da un preambolo in cui si rivendicano “interessi e valori condivisi”, proclamati nel nome del rispetto della democrazia, della libertà, del richiamo al rispetto dell’ordine internazionale; per poi puntare il dito su Mosca e sulla “brutale guerra di aggressione della Federazione Russa sul continente europeo”, in Ucraina, come alla “minaccia più significativa e immediata alla sicurezza” di entrambi. Premesse da cui deriva la priorità data nel testo alla cooperazione nella difesa, oltre che politico-diplomatica.
Da cementare sotto il cappello della Nato, con alleati europei e Usa, ma pure in tandem: impegnandosi “a sostenere le rispettive industrie della difesa e ad aumentare l’interoperabilità militare, l’intercambiabilità e l’integrazione”. L’obiettivo è “la costruzione di forze armate credibili e resilienti, le cui capacità siano rafforzate in tutte le dimensioni” per imporre “un’efficace deterrenza ai potenziali aggressori”: vale a dire, il riarmo.
Impegni destinati a tradursi in progetti di produzione ed esportazione congiunta di merce come i veicoli blindati Boxer o i caccia Typhoon, hanno spiegato i due leader nella conferenza stampa finale: tenuta non a caso nella sede di Stevenage del complesso industriale spaziale e di difesa del consorzio europeo Airbus, alle porte di Londra, dopo la firma del “Trattato di Kensington” al Victoria and Albert Museum e i successivi colloqui di Downing Street.
Ma impegni declinati anche nell’esibizione di sintonia sui maggiori dossier di politica estera: a partire ovviamente dall’Ucraina, indicata come il luogo in cui “incomincia la sicurezza” dell’intero Occidente. Per il resto, l’accordo ha partorito progetti d’investimenti reciproci in vari settori economici, stimati in centinaia di milioni di sterline, fra cui spicca quello di un treno diretto Londra-Berlino.