SYDNEY - I dati dell’indice dei prezzi al consumo per l’ultimo trimestre del 2024, pubblicati ieri, hanno mostrato un calo dell’inflazione al 2,4%, mentre l’inflazione di fondo, la misura utilizzata dalla Reserve Bank of Australia (RBA), è scesa al 3,2%. La notizia ha scatenato un’ondata di ottimismo nel mercato azionario australiano. L’ASX200 ha chiuso a 8447 punti, in aumento dello 0,57%, avvicinandosi al massimo storico grazie alla crescente possibilità di un taglio del tasso di riferimento il mese prossimo.

Al momento, il mercato stima per il 18 febbraio una probabilità del 92% di un taglio dei tassi, rispetto all’84% precedente alla pubblicazione dei dati da parte dell’Australian Bureau of Statistics. L’aggiornamento ha portato Westpac a rivedere la propria previsione: inizialmente attendeva un taglio a maggio, ma ora si aspetta una mossa anticipata a febbraio.

“Abbiamo abbastanza elementi per concludere che la disinflazione sta procedendo più velocemente del previsto, quindi il consiglio della RBA avrà la fiducia necessaria per avviare la fase di riduzione dei tassi”, ha scritto Luci Ellis, ex vicegovernatrice della RBA.

Al momento, solo NAB tra le quattro grandi banche, prevede ancora un taglio a maggio, mentre altri economisti, tra cui Diana Mousina di AMP, ritengono che la RBA opterà per un taglio dello 0,25% già a febbraio.

“La crescita economica debole e la spesa dei consumatori in calo giustificano un intervento per sostenere l’economia”, ha affermato Mousina.