SYDNEY - Newspoll, Resolve Political Monitor e YouGov hanno tutti registrato un incremento del voto primario per il Partito laburista, sebbene sembrerebbe ancora azzardato indicarlo come un vantaggio decisivo.
L’ultimo sondaggio Newspoll, pubblicato ieri, ha mostrato che il voto primario per il Partito laburista è salito al 33%, rispetto al minimo del 31% di febbraio, mentre quello della Coalizione è sceso dal 39% al 37%.
Il sondaggio, condotto su 1.249 elettori tra il 27 e il 29 marzo, mostra che il Partito laburista ha iniziato la campagna elettorale con un vantaggio del 51% contro il 49% della Coalizione nel voto di preferenza a due partiti.
Anthony Albanese è anche in vantaggio su Peter Dutton come primo ministro preferito, con il 49% contro il 38%, mentre il leader dell’opposizione ha un indice di soddisfazione netto di -18%, lo stesso che aveva Bill Shorten quando perse le elezioni del 2019.
I risultati di buon auspicio per i laburisti vengono registrati nonostante il solo 22% degli interpellati ritenga che il bilancio del governo sia positivo per l’economia – il peggior risultato da quando la domanda è stata posta per la prima volta nel 1999.
Nonostante questa accoglienza tiepida, solo il 38% degli elettori ritiene che la Coalizione avrebbe fornito un bilancio migliore, mentre il 47% ritiene che ne avrebbe presentato uno peggiore.
Anche il Resolve Political Monitor porta buone notizie per il Partito laburista, il suo sondaggio mostra un aumento del voto primario del governo che, nell’ultimo mese, passa dal 25% al 29%, mentre quello della Coalizione è sceso dal 39% al 37%.
Resolve Strategic ha intervistato 3237 elettori tra il 26 e il 29 marzo e, a differenza di Newspoll, ha calcolato il voto a preferenza bipartitica chiedendo dierettamente agli elettori a chi avrebbero assegnato la loro preferenza. Il risultato è stato un pareggio, 50-50.
Quando è stato chiesto delle principali misure di bilancio di ciascun partito, il 68% ha affermato di sostenere il taglio della tassa sul carburante per 12 mesi proposto dalla Coalizione, con solo il 22% contrario ad essa.
Il 51% ha sostenuto il taglio dell’1% dell’imposta sul reddito proposto dal Partito laburista, con il 20% contrario.
Un sondaggio precedente condotto da YouGov durante il mese, e conclusosi il 26 marzo, pubblicato domenica mattina, ha registrato uno spostamento del voto dell’1,3% a favore del Partito laburista.
Il sondaggio YouGov ha previsto che il governo Albanese vincerà 75 seggi, appena al di sotto della maggioranza assoluta, con una probabilità di un parlamento sospeso superiore al 61%.
Il direttore del Redbridge Group, Kos Samaras, ha affermato che le elezioni sono tutt’altro che “decise e concluse”.
“Il vantaggio è del 51-49 per il Partito laburista, tre settimane fa era il contrario. Siamo nei margini d’errore”.
Samaras sostiene che l’incertezza va attribuita al fatto che “l’elettorato è molto frammentato”.
“C’è un grande gruppo di australiani là fuori che, francamente, non ha fedeltà verso nessuno. Quindi ora sono, nella maggior parte del paese, più inclini a dare il loro voto al Partito laburista rispetto alla Coalizione, ma ciò non significa che la partita sia già chiusa”.