BUENOS AIRES – Migliaia di persone hanno manifestato nel centro di Buenos Aires per chiedere giustizia e denunciare la violenza di genere dopo il brutale omicidio di tre giovani donne, avvenuto la scorsa settimana e con presunti legami con il narcotraffico.
Le vittime, Morena Verdi e Brenda del Castillo, entrambe ventenni, e la quindicenne Lara Gutiérrez erano scomparse venerdì scorso. I loro corpi, orribilmente mutilati, sono stati ritrovati mercoledì in un’abitazione di Florencio Varela, nella provincia di Buenos Aires.
Dietro lo striscione con i nomi delle vittime e lo slogan “Nessuna vita è usa e getta”, la manifestazione è stata convocata dal movimento femminista ‘Ni una menos’ (‘Non una di meno’). La marcia, composta principalmente da donne, si è svolta sotto una pioggia costante da Plaza de Mayo al Congresso Nazionale, con i parenti delle vittime alla guida della manifestazione.
Cortei analoghi si soono svolti anche a Bariloche, Córdoba, Rosario, San Juan e San Miguel de Tucumán, riferisce il sito Infobae.
Secondo le autorità, le tre donne sarebbero state torturate e uccise per aver violato il codice delle gang, una 'punizione esemplare' che avrebbe dovuto fungere da monito per chiunque altro. A quanto ricostruito, le tre giovani donne - i cui corpi sono stati trovati cinque giorni dopo la scomparsa - sarebbero state fatte salire su un furgone con la scusa di una festa, per poi essere torturate e uccise durante una diretta social su un gruppo chiuso al quale avrebbero partecipato 45 persone.
Cinque persone sono già state arrestate. Un quinto sospettato, accusato di aver fornito supporto logistico con un'auto, è stato arrestato nella città di confine boliviana di Villazon, grazie alla collaborazione tra le forze di polizia dei due Paesi.
La polizia ha scoperto il video della diretta social dopo che uno degli arrestati lo ha rivelato durante un interrogatorio, ha spiegato Javier Alonso, ministro della Sicurezza della provincia di Buenos Aires. Nel video, si sente il capo di una gang dire: “Questo è ciò che succede a chi mi ruba la droga”.
Secondo un gruppo che monitora i femminicidi nel Paese, citato dall'agenzia France-Presse, in Argentina ogni 36 ore una donna viene uccisa da un uomo.