PALERMO - L’obesità non rappresenta un ostacolo insormontabile per arruolarsi nell’Arma dei Carabinieri. Potrà coronare il sogno di indossare la divisa il giovane palermitano escluso dal concorso perché in sovrappeso. Il 19enne, originario di Ficarazzi in provincia di Palermo, aveva presentato ricorso ai giudici amministrativi contro il ministero della Difesa dopo aver visto respinta la sua domanda. Il Tar del Lazio lo aveva quindi riammesso e adesso anche in appello il Consiglio di Stato ha confermato la decisione dei giudici di primo grado.
Il Tar dopo avere richiesto nuove verifiche aveva accolto le tesi della difesa: “Le valutazioni effettuate in sede di accertamento dei requisiti psico-fisici, seppure costituiscano tipica manifestazione di discrezionalità tecnica amministrativa - hanno sostenuto i giudici - non sfuggono al sindacato giurisdizionale, laddove siano in esse ravvisabili ipotesi di eccesso di potere per travisamento dei fatti e illogicità”.
Da qui la decisione di annullare sia il giudizio di inidoneità che la graduatoria di merito del concorso condannando il Comando generale dell’Arma dei Carabinieri al pagamento delle spese giudiziali, decisione che è stata confermata anche in appello. Il giovane, per quanto robusto, non è obeso: è infatti alto 1,93 e il suo peso, in base a nuovi parametri di valutazione, rientra nella norma e consente l’ammissione.Non è solo una questione di bilancia, dunque: l’attaccamento al proprio Paese e alla divisa dipende da ben altro. E il giovane siciliano sarà arruolato.