POTENZA - Si sono svolti, nel Palazzo di Giustizia potentino, gli interrogatori di garanzia per le sei persone indagate nell’inchiesta del capoluogo regionale lucano su una presunta truffa ai danni dell’Inps per la percezione degli assegni di invalidità e di accompagnamento. Nelle scorse settimane, la squadra mobile ha eseguito le misure degli arresti domiciliari per cinque persone, e la sospensione dalla professione sanitaria per una sesta: secondo quanto si è appreso, alcuni dei sei indagati hanno risposto alle domande del giudice, altri hanno presentato una memoria. Per gli investigatori il gruppo, accusato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, “reclutava” anziani che si fingevano invalidi, per percepire gli assegni e gli arretrati, divisi poi tra avvocati, sanitari e “faccendieri”.