ROMA - Il presidente Usa Donald Trump porta con sé, nel viaggio che terrà a Roma in occasione del funerale di Papa Francesco, anche il dossier sull’Ucraina. La decisione di partecipare alle esequie è il segnale della volontà di rendere omaggio alla figura del Pontefice, ma secondo fonti ben informate il presidente americano potrebbe partecipare a incontri proprio sul tema della guerra. 

In agenda potrebbero esserci incontri con Ucraina, Gran Bretagna e Francia per discutere del conflitto tra Mosca e Kiev. Non si escludono altri bilaterali. 

Venerdì, nei piani Usa, l’inviato americano Steve Witkoff dovrebbe tornare a Mosca, per discutere con il presidente russo Vladimir Putin i termini di un accordo per un cessate il fuoco, che potrebbe partire dal 1° maggio ed essere preceduto dall’annuncio di Trump. 

A chiedere un incontro con Trump a Roma è stato lo stesso Zelensky. Trump potrebbe vedere, oltre al presidente ucraino, anche il primo ministro britannico Starmer e il presidente francese Macron. Non si esclude che i colloqui informali possano tenersi a Villa Taverna. 

Nella visita di Trump nella capitale italiana non dovrebbe essere trattato il capitolo dazi. Nella missione a Washington, Giorgia Meloni ha ottenuto da Trump il via libera a una visita a Roma: potrebbe essere sede negoziale, ma i tempi non sarebbero strettamente brevi. 

La priorità per Washington è quella di mettere fine alla guerra, ma sono diversi i nodi ancora da sciogliere. L’Italia mantiene ferma la posizione sulla necessità di distinguere tra Paese aggressore e Paese aggredito. Gli Stati Uniti si aspettano la risposta dell’Ucraina a un accordo di pace che include il riconoscimento della Crimea come parte della Russia, prospettiva non accettata né da Kiev né dalle istituzioni europee. “Spetta all’Ucraina decidere le condizioni per una pace giusta e duratura. Niente può essere deciso senza l’Ucraina e senza l’Ue,” la posizione di Bruxelles. 

Il vicepresidente statunitense Vance ha chiesto a Mosca e Kiev di raggiungere un accordo, se non vogliono che gli Stati Uniti “se ne vadano”. La visita in Italia di Trump potrebbe quindi essere uno snodo importante sulle trattative in corso.